Giacomo Spissu, presidente del Consiglio regionale nella legislatura 2004-2009, quella da cui è partita l’inchiesta sui fondi ai gruppi, è stato sentito oggi in tribunale come teste, durante il processo in corso davanti alla prima sezione penale presieduta da Mauro Grandesso. Spissu ha spiegato i metodi della gestione della rendicontazione, tema sul quale è stata interrogata, sempre come testimone, anche Mariangela Sedda, segretario generale del Consiglio, che ha ricostruito il quadro normativo e alcuni aspetti della gestione amministrativa.
Sul banco degli imputati ci sono 17 consiglieri regionali ed ex, accusati di peculato con la prima delle due indagini aperte dal pm Marco Cocco. Sotto accusa, tuttavia, erano inizialmente venti onorevole. Due posizioni sono state poi stralciare: quella dell’ex Idv Adriano Salis che col rito abbreviato è stato condannato a un anno e otto mesi, e l’altra di Silvestro Ladu, imputato in un altro processo. C’era poi Giuseppe Giorico, deceduto ad agosto. Gli altri sono Oscar Cherchi (Pdl), Mario Floris (Uds), Giommaria Uggias (Idv), Salvatore Amadu (Pdl), Renato Lai (ex Pdl), Alberto Randazzo (Udc), Giuseppe Atzeri (Psd’Az), Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba, Raffaele Farigu, Pierangelo Masia e Peppino Balia (Socialisti), Carmelo Cachia (Pd), Sergio Marracini (Udeur), Salvatore Serra (Sinistra Autonomista) e Vittorio Randazzo (Udc). Stilato il calendario delle prossime udienze: si prosegue il 5 dicembre, poi 13 gennaio ed il 23 gennaio 2015.