Fondi ai gruppi, Pittalis (che rifiutò la Montblanc) teste di accusa contro Diana

Fu uno dei pochi a non ritirare la prestigiosa Montblanc, invitando poi i colleghi del gruppo del Pdl a restituire le penne di lusso che avevano ricevuto in regalo dall’ex capogruppo Mario Diana e pagate con i fondi pubblici. L’attuale capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, sarà uno dei primi testimoni d’accusa chiamati dal pubblico ministero Marco Cocco nel processo davanti ai giudici della prima sezione del Tribunale che vede imputato proprio Mario Diana.

Nella prossima udienza, il 24 giugno, l’indagine sull’ex capogruppo Pdl sarà ricostruita dalle testimonianze del
luogotenente dei Carabinieri, Mariano Natale, e del maresciallo della Finanza Luca Erriu (due degli investigatori della speciale task-force mista di polizia giudiziaria che la Procura ha creato per affiancare il sostituto procuratore Cocco nella complessa inchiesta sui fondi ai gruppi dove sono già indagati più di un’ottantina di ex e attuali consiglieri regionali). Subito dopo salirà sul banco dei testimoni Pittalis. Nella stessa udienza verranno citati anche Marco Concas e Paola Giuntalli, testimoni convocati dal pm per ricostruire la dinamica del banchetto di nozze dell’ex consigliere del Pdl Carlo Sanjust, pagato secondo l’accusa sempre con i fondi del gruppo di cui Diana aveva la responsabilità.

PROCESSO LADU. Intanto è alle battute finali il processo contro l’ex senatore del Pdl Silvestro Ladu, accusato di peculato nel processo stralcio sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale della XIII legislatura. Salvo intoppi, il sipario calerà il 14 aprile prossimo, mentre la requisitoria del pubblico ministero Marco Cocco, già slittata nelle scorse settimane per effetto delle nuove contestazioni sollevate all’imputato, è attesa per il 26 maggio.

L’udienza di questa mattina si è chiusa rapidamente con la pubblica accusa che ha consegnato ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari alcuni documenti relativi a precedenti dichiarazioni rilasciate da Ladu, all’epoca dei fatti consigliere regionale di Fortza Paris. All’ex senatore la Procura contesta spese per circa 279 mila euro, denaro prelevato dai fondi del gruppo Misto e usato – secondo il pm – per finalità non istituzionali. Per le stesse ragioni, Ladu è già stato condannato in primo grado dalla Corte dei Conti a risarcire l’erario.

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