Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia, ha chiesto ai suoi colleghi (quelli rieletti il 16 febbraio e quelli della precedente legislatura) di restituire le penne Montblanc ricevute in regalo da Mario Diana e pagate con i soldi dei fondi ai gruppi, stando alla ricostruzione del pm Marco Cocco. E si tratta, come noto, di spese per le quali la Procura di Cagliari ha finora iscritto sul registro degli indagati 65 onorevoli, tutti accusati di peculato.
La decisione di Pittalis, che nel ruolo di capogruppo aveva sostituito Diana nel 2012 ed è stato riconfermato anche in questa legislatura, è arrivata a poche settimane dal giudizio immediato chiesto dal pm non solo contro Diana, ma anche contro l’altro ex consigliere pidiellino Carlo Sanjust e contro l’imprenditore cagliaritano Riccardo Cogoni. Il processo dovrebbe aprirsi il 9 maggio. Pittalis, scrive La Nuova Sardegna oggi in edicola, ha chiesto ai colleghi di consegnare le penne in Procura, visto che sono tecnicamente corpi di reato. E nel caso in cui i consiglieri non abbiano più la Montblanc, il capogruppo li ha invitati a depositare un assegno di pari importo al valore della penna.
Pittalis la sua Montblanc non l’aveva mai accettata, e per questo il pm Cocco già un anno fa aveva subito archiviato la sua posizione. Intanto emerge che Onorio Petrini, altro ex pidiellino, ha invece chiesto attraverso i suoi legali di essere giudicato con rito abbreviato, così come Adriano Salis, l’ex Idv che era stato accusato di peculato con la prima inchiesta partita nel 2008 e lo scorso novembre è stato condannato a un anno e otto mesi.