“Per quel che ci riguarda è tutto a posto. Abbiamo realizzato piani e li abbiamo già inviati in Comune per le varie autorizzazioni previste dalla normativa. Dal mese di ottobre il cantiere dovrà essere a pieno regime, ma l’inizio dei lavori è previsto a giorni”. Lo ha detto Lucio Rispo, rappresentante in Italia della Qatar Foundation Endowment (Qfe), che oggi a Olbia ha partecipato alla seduta del Consiglio comunale, durante la quale è stata approvata all’unanimità la delibera di esproprio dell’edificio dell’ospedale ex San Raffaele e dei terreni circostanti, ultimo ostacolo per l’avvio dei lavori. Rispo ha precisato che “la Fondazione intende rispettare improrogabilmente l’impegno di aprire l’ospedale nel mese di marzo. Anzi – ha annunciato – l’intenzione è quella di provare a rendere operativi subito alcuni servizi all’avanguardia, come la telemedicina, la prevenzione dei tumori al seno e la pediatria”. L’approvazione della delibera era ritenuto “indispensabile” per consentire alla Qatar Foundation Endowment di rispettare i tempi per la realizzazione del nuovo ospedale privato, la cui apertura ufficiale è prevista a marzo 2015. L’esproprio per pubblica utilità dell’area interessata all’ospedale è una procedura per evitare l’ultimo possibile intoppo. Le banche sarde Sardaleasing e Banco di Sardegna, proprietarie dell’edificio e delle pertinenze dopo il fallimento della Fondazione Monte Tabor di don Verzè, avrebbero infatti chiesto altro tempo per valutare la proposta qatariota, mentre gli altri istituti di credito avrebbero accolto i vari punti del concordato fallimentare. Per questo l’amministrazione comunale di Olbia ha portato in aula la decisione di esproprio. Secondo la delibera approvata (n.111 del 12 settembre 2014), “le somme necessarie per l’acquisizione delle aree”, così come i costi di eventuali “contenziosi che dovessero sorgere durante il procedimento espropriativo”, saranno poste a carico del privato, la società Innovation Arch. Soddisfazione e’ stata espressa da parte da parte del consiglio comunale. ”
