Emergenza incidenti mortali: “Guida in stato di ebbrezza e velocità prime cause”

Oltre 1.600 incidenti di cui 37 mortali e mille feriti lungo le strade statali e extraurbane nel 2023 mentre nel 2022 48 mortali e 2216 incidenti. Fin qui i numeri rilevati dai carabinieri ai quali si aggiungono altri 16 incidenti mortali rilevati dalla Polizia stradale. Questi i dati diffusi stamattina durante il forum organizzato in occasione della “Giornata mondiale delle vittime della strada” dal procuratore Generale Luigi Patronaggio e al quale hanno preso parte il questore di Cagliari, Paolo Rossi, il Comandante della Legione carabinieri Sardegna Stefano Jasson, il comandante regionale della Polstrada, Giovanni Marziano, il comandante della polizia locale di Cagliari, Giambattista Marotto, il comandante della sezione infortunistica della Locale, Nicola Ambrosini e il Comandante del Reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, Michele Tamponi.

Secondo i dati forniti dai carabinieri, in Sardegna, gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane con un indice di 5 decessi ogni 100 incidenti, mentre nelle strade urbane, soprattutto in funzione della minore velocità sostenuta, l’indice di mortalità si ferma all’1,6 ogni 100 casi. E nel 2022 si sono registrati 3.313 incidenti stradali che hanno causato la morte di 100 persone e il ferimento di altre 4.557, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. “Questa provincia ha vissuto eventi drammatici – ha detto aprendo i lavori il procuratore generale – da quei ragazzi che hanno perso la vita su viale Marconi a Cagliari alla direttrice del carcere di Nuoro. Numeri da brivido. Cagliari, in particolare, sconta la malamovida che porta in città giovani da tutta la provincia. Questo forum serve per lanciare un messaggio di educazione stradale e sensibilizzazione”. Patronaggio ha poi illustrato il nuovo pacchetto sulle norme stradali allo studio del parlamento che prevede pene e sanzioni più severe per gli automobilisti: dall’ergastolo della patente all’alcol look dispositivo che blocca l’auto in caso di guida in stato di ebbrezza.
Secondo i dati diffusi della Polizia stradale, gli agenti hanno rilevato 16 vittime in incidenti, 7 nella ex provincia di Cagliari, 2 nel Sassarere e 6 nel Nuorese. “La malamovida porta alla degenerazione per colpa della cultura dello sballo di massa tra i giovani. La presenza delle forze dell’ordine non basta, serve educazione in famiglia e in ogni ambito della società”. È l’appello lanciato dal Questore di Cagliari Paolo Rossi nel corso del forum sulla sicurezza stradale. Il generale Jasson si è soffermato sul lavoro svolto giornalmente dai carabinieri su tutto il territorio regionale con le stazioni presenti ovunque. “Lavoriamo in collaborazione con le altre forze di polizia”, ha detto. Stretta sinergia con la Polstrada che, secondo quanto evidenziato dal Comandante regionale durante i controlli di quest’anno ha rilevato che il 6 per cento degli automobilisti controllato è risultato in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droga.

Uno spaccato sulla situazione a Cagliari è stato fornito dal Comandante della Polizia locale Marotto e dal tenente Ambrosini che ha messo a confronto gli ultimi dieci anni di incidenti in città. “Il trend è invariato”, ha evidenziato Marotto. “Ogni giorno in città entrano 160mila veicoli – ha precisato Ambrosini – gli incidenti stradali aumentano quando ci sono in circolazione meno veicoli. Abbiamo avuto un picco, infatti, nel mese di agosto”. “Il nostro dramma è quello di trovarci a lavorare con morti in strada o nelle auto – ha commentato il colonnello Michele Tamponi. Dobbiamo riflettere sul fatto che tra la vita e la morte trascorrono due o tre secondi. Le strade dove abbiamo accertato che si verificano più incidenti sono la strada statale 131 ma anche la 196 tra Villasor e Villacidro”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share