Si è concluso positivamente il periodo di autoisolamento del personale medico e dei familiari venuti a contatto con l’infermiere sassarese, volontario di Emergency, che il mese scorso aveva contratto in virus dell’ebola in Sierra Leone. Lo annuncia l’assessorato della Sanità della Regione Sardegna.
Le misure precauzionali, previste dal protocollo, hanno imposto alla madre e alle due sorelle del cooperante l’autoisolamento per 21 giorni, durante il quale nessun sintomo della malattia si è manifestato. Mentre per il personale sanitario e i medici che hanno assistito l’infermiere 37enne si è proceduto all’isolamento cautelare, come misura precauzionale ulteriore rispetto al protocollo nazionale.
“I familiari, il personale sanitario e la popolazione non corrono più alcun rischio – assicura l’assessore Luigi Arru – E’ necessario rassicurare tutti: la gestione del primo caso di ebola in Italia si può dire al momento conclusa in maniera positiva. La struttura sanitaria ha risposto bene seguendo quello che è il protocollo nazionale e regionale, a disposizione delle Asl già dallo scorso ottobre”.
In merito alle procedure seguite durante le operazioni di assistenza all’infermiere che ha contratto il virus, l’assessore della Sanità ribadisce che “si sono svolte in totale sicurezza, sia durante il trasferimento del paziente dalla sua casa al reparto di malattie infettive di Sassari, sia durante la degenza che nel passaggio successivo, ovvero il trasferimento all’ospedale Spallanzani di Roma, dove il cooperante si trova tutt’ora ricoverato”.
“Dall’assessorato continuiamo a seguire con attenzione lo stato di salute del paziente sassarese – sottolinea Arru – siamo in contatto con l’ospedale Spallanzani, dal quale ci confortano sul miglioramento dello stato di salute del giovane e da dove attendiamo che i medici lo dichiarino quanto prima definitivamente fuori pericolo”. Nei prossimi giorni l’assessore, insieme ai rappresentanti del ministero della Salute, sarà a Sassari per un ulteriore approfondimento del caso ebola e per apportare eventuali integrazioni e modifiche al protocollo.
“I familiari, il personale sanitario e la popolazione non corrono più alcun rischio – assicura l’assessore Luigi Arru – E’ necessario rassicurare tutti: la gestione del caso di ebola in Italia si può dire al momento conclusa in maniera positiva. La struttura sanitaria ha risposto bene seguendo quello che è il protocollo nazionale e regionale, a disposizione delle Asl già dallo scorso ottobre”.
In merito alle procedure seguite durante le operazioni di assistenza all’infermiere che ha contratto il virus, l’assessore della Sanità ribadisce che “si sono svolte in totale sicurezza, sia durante il trasferimento del paziente dalla sua casa al reparto di malattie infettive di Sassari, sia durante la degenza che nel passaggio successivo, ovvero il trasferimento all’ospedale Spallanzani di Roma, dove il cooperante si trova tutt’ora ricoverato”.