“Nei prossimi giorni saranno prese delle decisioni” sull’eventuale amputazione degli arti a Roberto Zanda, l’iroman cagliaritano, reduce dalla Yukon Artic Ultra. Lo spiega all’ANSA, Flavio Peinetti, primario del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale Parini di Aosta dove l’atleta è ricoverato dal 19 febbraio per un trattamento specializzato del congelamento, seguito da un’équipe dell’ambulatorio di Medicina di Montagna.
A inizio febbraio l’ultra runner sardo ha rischiato di morire durante la gara estrema organizzata in Canada, ai confini con l’Alaska, riportando un gravissimo assideramento alle mani e ai piedi, dopo aver trascorso 17 ore scalzo a -50 gradi sotto zero. “Stiamo ottenendo buoni risultati sulle mani, – spiega il chirurgo – dove la situazione è nettamente migliorata, per cui stiamo valutando assieme a chirurghi plastici che cosa fare”. Per ciò che riguarda gli arti inferiori “la situazione è più complicata, si stanno valutando le alternative e nei prossimi giorni saranno prese delle decisioni”.