Si aggravano le condizioni dell’indipendentista Doddore Meloni detenuto nel carcere di Uta e in sciopero della fame da circa 50 giorni. L’uomo, 74 anni, è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale SS. Trinità di Cagliari, “dove già avantieri era stato sottoposto a diversi esami”. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, in prima linea per i diritti dei detenuti, auspicando che Meloni “possa essere ricoverato e accetti le cure”.
“La decisione assunta dal coordinatore sanitario della casa circondariale di Cagliari-Uta Antonio Piras – sottolinea – è volta a garantire al paziente una situazione meno afflittiva e maggiormente rispondente alle esigenze di una persona provata dal lungo digiuno e dalla scarsità d’acqua assunta in questi due mesi. La grave instabilità statico-dinamica e il rischio di compromissione della funzionalità renale nonché le condizioni psicologiche dell’uomo, hanno destato preoccupazione nel medico che ha assunto personalmente l’iniziativa. Ora non resta che attendere la decisione dei medici del Pronto Soccorso”. Il caso dell’indipendentista, in carcere per reati fiscali e rinviato a giudizio a Brescia per aver organizzato l’occupazione di piazza San Marco a Venezia, è stato sollevato più volte in Sardegna: ieri se n’è occupato anche il Consiglio regionale che ha approvato una mozione. Sempre ieri il deputato Michele Piras (Art.1-Mdp) ha scritto al Presidente della Repubblica chiedendo un “atto di clemenza”. Per Doddore si è mosso anche l’europarlamentare della Lega Mario Borghezio.