Cultura e spettacolo, un’ecatombe: l’allarme degli operatori dell’Agis

“Un’ecatombe per le aziende culturali in Sardegna”: i feroci tagli alla già disastrata economia sarda non risparmiano neanche cultura e turismo, con tantissimi posti di lavoro persi negli ultimi anni e un indotto in grave difficoltà.

L’allarme arriva dall’Agis, associazione che rappresenta le più importanti associazioni spettacolo dal vivo nell’isola e la cui assemblea regionale si è riunita lunedì al Teatro delle Saline.

“In due anni la Regione ha ridotto di quasi il 40 per cento i fondi destinati al comparto culturale mentre le risorse per gli eventi di grande interesse turistico sono state dimezzate- spiega l’Agis. “Questi tagli mettono a rischio la situazione dei mille lavoratori stabili con numerosi licenziamenti e ricorso agli ammortizzatori sociali e con grosse ricadute negative sulle aziende dell’indotto, che contano almeno un altro migliaio di addetti tra artisti, tecnici e operai”.

Un sospiro di sollievo per i lavoratori della cultura è arrivato un mese fa quando la Regione ha annunciato un provvedimento atteso da tempo: lo stanziamento di sei milioni di euro per lo spettacolo dal vivo in Sardegna.
La quota sarà destinata alle 110 cooperative e associazioni di cultura e spettacolo beneficiarie del bando per i contributi 2014: sono stati finanziati grazie alla legge regionale per lo spettacolo dal vivo otto progetti sulla danza, 53 di musica e 48 di teatro.
Tra gli importi più consistenti, quelli assegnati per le stagioni liriche, sinfoniche e di teatro di prosa e i grandi festival jazz. Una boccata d’ossigeno per chi crea cultura in Sardegna, sembrerebbe.

Per ora però i soldi sono solo sulla carta: la delibera 32/29 approvata lo scorso 7 agosto con cui la Giunta regionale ha deciso di “adottare in conformità alla proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport l’atto di indirizzo politico-amministrativo per la destinazione dello stanziamento di 6.300.00 euro sul bilancio 2014 per attività di spettacolo dal vivo” non ha per ora un seguito. Non è stato finora approvato alcun impegno di spesa in favore delle 110 associazioni e cooperative beneficiarie, costrette a programmare attività e spese senza un atto formale da parte di chi quei contributi li eroga. La lettera con cui l’assessorato conferma l’importo finanziato per quest’anno ai singoli operatori non è ancora stata recapitata.

“Ci chiediamo perché l’annuncio di questi finanziamenti quando poi alle parole non seguono i fatti – commenta Tonino Murru dell’associazione Is Mascareddas – negli ultimi anni lo spettacolo e la cultura in Sardegna sono stati trattati in modo spaventoso. Le compagnie che fanno spettacolo sono destinate all’estinzione e gli operatori che hanno dedicato la loro vita alla cultura saranno costretti a cambiare mestiere”.

I sei milioni di contributi comunque non basteranno a guarire un’economia culturale sofferente: “Apprezziamo l’impegno da parte dell’assessore Firino che ha reso erogabili grazie ad una delibera di Giunta gli esigui fondi finora stanziati – sottolinea l’Agis – ma queste erogazioni non saranno sufficienti a salvare il comparto che necessita di adeguate risorse integrative già nel riassestamento del bilancio regionale 2014”.

Una situazione decisamente drammatica per gli operatori sardi dello spettacolo: “Siamo di fronte ad una vera e propria ecatombe delle aziende culturali e delle principali manifestazioni sarde – conclude l’Agis – che da decenni supportano l’offerta culturale e turistica dell’isola”.

Francesca Mulas

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