Covid, chiusi due ospedali di Cagliari: visite sospese al Policlinico e al Civile

L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari blinda la sue strutture alla luce della massiccia diffusione del virus in Sardegna: stop a tutti i tipi di visite, esami e ricoveri programmati al Policlinico e all’ospedale Civile fino al 15 novembre. Il primo stop riguardava solo alcuni reparti, ma da oggi la misura straordinaria è stata estesa a tutte le attività dei due ospedali. Il provvedimento è ‘democratico’: riguarda anche le visite a pagamento. Non sarà infatti sufficiente essere disposti a pagare una prestazione sanitaria per poter accedere in questo periodo al Policlinico Duilio Casula di Monserrato o al San Giovanni di Dio di Cagliari: sono sospese tutte le attività, anche quelle “in regime libero professionale”. Il numero di contagi in Sardegna continua a crescere e mentre entrano in vigore le prime limitazioni volute dal Governo, gli ospedali sono già in sofferenza e ora si cerca di attenuare la presa impendendo a migliaia di persone di raggiungere le strutture ogni giorno.

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L’ex Azienda mista ha deciso di attivare a suo modo una forma di distanziamento sociale, cercando di tenere lontano il maggior numero di pazienti per evitare che il virus si insinui anche all’interno degli ospedali. In questi giorni il Pronto soccorso del Santissima Trinità è in grave sofferenza, con le ambulanze costrette ad attendere ore in coda coi pazienti a bordo. Con questa chiusura mirata sarà magari possibile diluire il carico verso il Policlinico, ma l’unica certezza è che la situazione nel Cagliaritano stia cominciando a diventare critica per chi dovesse avere gravi problemi di salute, a prescindere dalla positività al virus.

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“Sono garantite le urgenze e le attività non procrastinabili – si legge in una nota dell’Aou Cagliari che annuncia la sospensione delle attività nei due ospedali che gestisce-. Gli appuntamenti rinviati saranno riprogrammati nel rispetto dei tempi previsti dalla gravità delle diverse patologie. La decisione è stata presa al fine di evitare situazioni di iperaffollamento e garantire una maggior sicurezza ai pazienti e agli operatori”. Sabato scorso era stata annunciato un primo provvedimento, limitato però ai soli reparti di Dermatologia, Reumatologia, Allergologia e Immunologia clinica, ma ora si è reso necessario ridurre drasticamente l’affluenza di persone nelle strutture sanitarie gestite dall’Aou con la sospensione di tutte le attività, almeno per le prossime tre settimane.

M.Z.

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