Stato di agitazione nel mondo della scuola sarda che ha proclamato lo stato di sciopero venerdì prossimo, 6 maggio, per sollecitare provvedimenti per il personale. La manifestazione è prevista a Cagliari, in piazza Garibardi, dalle nove e mezza ed è stata organizzata da Cobas scuola, Scuola Sardegna, Cub, Usb e Unicobas.
I motivi della protesta riguardano il rinnovo del contratto collettivo nazionale “scaduto ormai da più di due anni – si legge in un volantino a firma dei sindacati – la stabilizzazione del precariato e una vera qualificata e rapida, campagna di assunzioni“. A questo si aggiunge anche la battaglia contro i quiz Invalsi, “che hanno effetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizzano gli insegnamenti, trasformano i docenti in addestratori ai quiz e discriminano gli studenti”.
L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni sulla “riduzione del numero di alunni per classe a massimo 15 p 20 unità con la copertura di tutti i vuoti in organico del personale docente (oltre 250mila docenti) ed Ata (almeno 30mila unità di collaboratore scolastico e 10mila fra personale di segreteria e assistenti tecnici).