Conguagli Abbanoa 2005-2011, l’Adiconsum: “Non pagate ancora”

Sulle bollette Abbanoa arrivate nelle scorse settimane e relative ai conguagli 2005-2011, l’Adiconsum – l’associazione dei consumatori guidata da Giorgio Vargiu – non indietreggia e invita gli utenti sardi a non pagare in attesa che si pronunci il giudice. Vargiu ha infatti inviato una lettera alla spa con “formale messa in mora e diffida”, ovvero l’invito ad annullare quelle bollette che l’associazione considera illegittime, quindi a sospendere la fattura e la riscossione.

Non c’è fretta – ha spiegato Vargiu in una conferenza stampa -: per ora si può sospendere il pagamento delle bollette. Ci penserà il giudice a stabilire se questi conguagli vanno versati”. La procedura dell’associazione di
consumatori è partita con una raccomandata: Abbanoa ha quindici giorni per rispondere. Dopodiché Adiconsum si rivolgerà al tribunale di Nuoro, città dove il gestore unico ha la sede legale. Più o meno, lo stesso iter già seguito per i depositi cauzionali richiesti nei mesi scorsi dal gestore. In questo caso il ricorso al giudice è stato già presentato. Ma si attende il verdetto. Qui l’intervista sul deposito cauzionale, nella quale Vargiu spiegava l’illegittimità del pagamento chiesto da Abbanoa.

Il presidente di Adiconsum ha spiegato che ci sono nuove bollette in arrivo. “Questo perché – ha aggiunto – la richiesta complessiva di Abbanoa è di 232 milioni. Si tratta di altri 126 milioni rispetto a quelli già richiesti. E chi si opporrà a questa pretesa? Noi ci proveremo”. Nell’ultima diffida, inviata per conoscenza anche al
presidente della Regione, Francesco Pigliaru si chiede l’intervento dell’Autorità garante della concorrenza e del
mercato per “esercitare ogni potere di verifica e di controllo”. Per il deposito cauzionale sono state già raccolte – ha annunciato Adiconsum – oltre 11mila firme.

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