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Concorso per l’ufficio stampa del Consiglio: un’indagine, molte voci, una graduatoria

La graduatoria definitiva, quella ufficiale, ancora non è pronta. Ma sul concorso bandito dal Consiglio regionale per assumere quattro giornalisti professionisti e piazzarli nell’ufficio stampa, è già stata aperta un’inchiesta. Su tutto, si allunga l’ombra della lottizzazione, sebbene la Procura di Cagliari non abbia ancora sollevato rilievi ufficiali. Né ipotizzato alcun reato. L’indagine è in mano al pm Marco Cocco.

Era l’11 gennaio 2012quando l’avviso di selezione (per titoli ed esami) venne pubblicato. E ci fu subito un ricorso contro il limite di età, fissato a 50 anni e poi cancellato. Tanto che i termini del bando erano stati riaperti fino a metà giugno del 2012. Le prove, cominciate il 26 luglio, sono finite il 21 ottobreE già martedì, il giorno successivo, nella Questura di Cagliari è cominciata la sfilata dei concorrenti esclusi. Hanno fatto «dichiarazioni spontanee», è l’unico particolare trapelato e raccontato anche dal quotidiano di Cagliari. Sul resto, solo massimo riserbo.

La graduatoria definitiva si può comunque ricavare sommando i voti presi dai candidati nella prova scritta e in quella orale: i risultati sono online sul sito del Consiglio regionale. Nel calcolo finale non rientra però il punteggio accumulato nella pre-selezione, con l’esame dei titoli (è stabilito nel bando). La commissione esaminatrice è presieduta da Tonino Dessì, dirigente regionale e caposervizio del Personale. Lo affiancano Rosanna Romano, capo ufficio stampa del Consiglio regionale, e il docente Francesco Casula, esperto in storia e lingua sarda.

I quattro vincitori del concorso sono Pier Sandro Pillonca (43,5 punti), Antonio Moro (42,5), Enrica La Nasa (39,25) e Angelo Fancello (38,25), su una graduatoria finale di 15. Gli ammessi erano stati 34. Ma in Consiglio regionale arrivarono in tutto 83 domande, comprese le 49 escluse per «mancata presentazione di documentazione idonea», risulta ancora dai verbali online. Agli scritti si sono presentati in 29. Tre i requisiti base per partecipare alla selezione: diploma di scuola superiore, «almeno cinque anni di iscrizione all’Albo dei Giornalisti professionisti» e «l’esercizio della professione, presso una o più testate quotidiane o periodiche, per almeno tre anni». All’articolo 4 del bando erano poi elencati i titoli che davano diritto a un punteggio aggiuntivo. E si va dalla laurea ai master in Giornalismo, ma anche l’essersi occupati di cronaca politica. O l’aver lavorato «nell’Ufficio Stampa di un ente territoriale per un periodo non inferiore ai sei mesi, continuativamente».

In base alle regole del bando, questa la graduatoria dopo la pre-selezione: Cristina Cossu (18 punti), Enrica La Nasa (18), Emanuele Concas (17), Michele Mascia (17), Pier Sandro Pillonca (17), Daniela Pistis (16), Andrea Sechi (16), Carla Etzo (15), Massimo Lavena (15), Salvatore Ledda (15), Maria Paola Medde (15), Alessandro Zorco (15), Walter Falgio (14), Fabrizio Meloni (14), Stefano Ambu (12), Daniele Casale (12), Alessandro Aramu (9), Donatella Percivale (8), Marzia Piga (8), Giancarlo Basciu (7), Valentina Careddu (7), Angelo Fancello (7), Gianluigi Torchiani (7), Alice Monni (5), Anna Tortora (5), Ilenia Mura (4), Roberto Cherchi (3), Salvatore Lussu (3), Giovanni Boi (2), Eleonora Bullegas (2), Fabrizio Fois (2), Antonio Moro (2), Nicola Perrotti (2), Gianni Zanata (2).

La prova scritta si svolse il 26 luglio all’istituto tecnico Leonardo Da Vinci a Cagliari. L’esame consisteva nel redigere, in un tempo massimo di quattro ore, un «testo giornalistico tratto da un resoconto del Consiglio regionale». Punteggio massimo: 10. Così la graduatoria: Angelo Fancello (9), Antonio Moro (8,5), Walter Falgio (8), Enrica La Nasa (8), Alessandro Aramu (7,5), Cristina Cossu (7,5), Andrea Sechi (7,5), Gianni Zanata (7,5), Fabrizio Fois (7), Salvatore Ledda (7), Marzia Piga (7), Salvatore Lussu (6,5), Michele Mascia (6,5), Ilenia Mura (6,5), Pier Sandro Pillonca (6,5), Gianluigi Torchiani (6,5), Stefano Ambu (6), Giovanni Boi (6), Eleonora Bullegas (6), Valentina Careddu (6), Daniele Casale (6), Emanuele Concas (6), Carla Etzo (6), Massimo Lavena (6), Fabrizio Meloni (6), Alice Monni (6), Donatella Percivale (6), Daniela Pistis (6), Alessandro Zorco (6).

Infine gli orali, cominciati il 17 ottobre in un sala del Consiglio regionale. Si sono conclusi lunedì 21. I candidati sono stati interrogati su tre materie diverse: Diritto costituzionale e regionale, Procedura parlamentare e Storia della Sardegna. In più hanno sostenuto un breve colloquio in sardo. In quindici hanno superato la prova, sui 29 ammessi. Questi i risultati: Pier Sandro Pillonca (37 punti), Antonio Moro (34), Fabrizio Meloni (32,5), Enrica La Nasa (31,25), Daniela Pistis (31,25), Michele Mascia (31), Angelo Fancello (29,25), Alessandro Zorco (28,5), Alessandro Aramu (28,3), Massimo Lavena (28,25), Walter Falgio (27,5), Salvatore Lussu (27,5), Alice Monni (27,5), Gianluigi Torchiani (27) e Gianni Zanata (25,5).

Dalle tre griglie di voti, si può certamente ricavare un ultimo quadro: Pier Sandro Pillonca, il vincitore del concorso, era quinto (su 34) con l’esame dei titoli (a 17 punti). Dopo gli scritti è sesto con 6,5 punti, per poi risalire con gli orali, dove ha preso il voto più alto e ha chiuso la selezione davanti a tutti. Invece: Antonio Moro, arrivato secondo, aveva chiuso la pre-selezione 32mo (a 2 punti). Poi ha preso il secondo voto più alto sia nella prova scritta che in quella orale. Enrica La Nasa, la terza in graduatoria, era seconda (a 18 punti) dopo l’esame per titoli: suo il terzo voto più alto allo scritto e il quarto agli orali. Infine Angelo Fancello, il quarto assunto in Consiglio regionale: ha chiuso la pre-selezione al 22mo posto: con lo scritto è balzato in testa alla graduatoria, agli orali ha preso il settimo voto più alto.

Alessandra Carta

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