C’è anche Valerio Ficari – romano di 49 anni, professore ordinario all’Università di Sassari, passato come supplente a Roma a Tor Vergata a inizio 2017 – tra i sette docenti universitari di diritto tributario arrestati questa mattina nell’ambito di una maxi inchiesta della Procura di Firenze per reati corruttivi legati a presunti concorsi truccati. I nomi sono stati anticipati dal quotidiano La Repubblica. Le misure cautelari sono scattate a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, disposta dal gip su richiesta dei pm fiorentini Luca Turco e Paolo Barlucchi ed eseguite dalla Guardia di Finanza con l’operazione ‘Chiamata alle armi’. Altri 22 docenti sono stati colpiti dalla misura dell’interdizione dalle funzioni di professore universitario e da quelle connesse ad ogni altro incarico accademico per la durata di 12 mesi. Nell’inchiesta, che riguarda tutto il territorio nazionale, risultano indagate complessivamente 59 persone, tra cui l’ex ministro Augusto Fantozzi (per il quale va decisa l’interdizione). Secondo quanto spiegato, le indagini sono partite dal presunto tentativo da parte di alcuni professori universitari di indurre un ricercatore, candidato al concorso per l’abilitazione scientifica nazionale all’insegnamento nel settore del diritto tributario, a ritirare la propria domanda, allo scopo di favorire un altro ricercatore, in possesso di un curriculum notevolmente inferiore, promettendogli in cambio l’abilitazione nella tornata successiva.
La carriera di Ficari: da Urbino a Sassari fino a Roma
Ficari, al momento ai domiciliari, è stato nominato professore associato a Sassari nel 2001, poi confermato nel 2004, ed è diventato ordinario nel 2008: per quasi dieci anni ha quindi insegnato all’Università di Sassari. La sua carriera era iniziata all’Ateneo di Urbino – nelle Marche – come ricercatore. I fatti contestati a Ficari non riguardano, però, la sua attività di docente all’ateneo sassarese ma la sua partecipazione a una commissione d’esame a Roma.
Gli altri arrestati
Gli altri docenti finiti agli arresti sono: Guglielmo Fransoni, tributarista dello studio Russo di Firenze e professore a Lecce, Fabrizio Amatucci, professore di Napoli, Alessandro Giovannini, dell’università di Siena, Giuseppe Maria Cipolla dell’università di Cassino, Adriano Di Pietro dell’università di Bologna, Giuseppe Zizzo, dell’università Carlo Cattaneo di Castellanza (Varese).
