Comitato No Scorie, via alla mobilitazione: “Battaglia di civiltà”

La lista dei siti candidati a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari è ancora top secret ma nell’isola la mobilitazione è già iniziata: cittadini, associazioni, sindacati sono già sul piede di guerra e preparano presidi e iniziative. Questa mattina il Comitato Sardo No Scorie si è riunito a Cagliari per mettere a punto le azioni politiche, organizzative e di mobilitazione delle prossime settimane.

“Anche se la notizia dell’isola come possibile candidata a ospitare le scorie nucleari non è ancora confermata non dobbiamo abbassare la guardia – ha sottolineato Angelo Cremone, ambientalista e portavoce del movimento insieme a Marco Mameli e Alessandra Seu – è il momento di far sentire la nostra voce e mostrare che l’isola intera è contraria a qualsiasi progetto di stoccaggio nucleare”.

La lista dei siti potenzialmente idonei, consegnata dall’azienda Sogin all’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale del Governo lo scorso 2 gennaio, è ancora segreta ma da tempo circolano voci, non confermate, che la Sardegna sarà la prima scelta. Per questo motivo il 1 dicembre scorso alcuni cittadini preoccupati hanno dato formalmente vita al Comitato Sardo No Scorie: finora sono 26 le sigle che hanno scelto di appoggiare la mobilitazione, tra queste Cagliari Social Forum, Cobas, Wwf Sassari, Manifesto Sardo, Sardegna Sostenibile e Sovrana, Amici della Bicicletta, Federazione Verdi Sardegna, Carlofortini Preoccupati, ma l’elenco è in costante aggiornamento.

Tra i nomi c’è anche il Comitato Scuola Città: “Generalmente ci occupiamo di tematiche che riguardano l’istruzione – ci racconta Alessandra Seu in rappresentanza del Comitato – in questo caso abbiamo scelto di partecipare alle iniziative contro la presenza delle scorie in Sardegna perché è un argomento che riguarda il nostro futuro e quello dei giovani. Dobbiamo trasmettere ai ragazzi il rispetto per l’ambiente e per la vita, inoltre non possiamo insegnare storia, filosofia, educazione civica quando poi non ci impegniamo concretamente nel nostro quotidiano”. Tra le prime iniziative del Comitato No Scorie ci sarà la richiesta ai 377 sindaci dei comuni isolani di far approvare delibere sull’indisponibilità di ospitare siti di stoccaggio scorie sul proprio territorio: “Ci auguriamo una grande coesione al di là di bandiere politiche, ideologie  e questioni identitarie – ha proseguito Cremone – questa non è una battaglia di parte ma un tema che riguarda tutta la Sardegna. Le proteste di piazza di Madrid, Wall Street e Hong Kong con migliaia di persone unite in presidi pacifici ci hanno insegnato tanto”.

Dal Comitato arriva anche l’invito agli esponenti politici isolani: “Finora il presidente della Regione Francesco Pigliaru si è mostrato contrario solo a parole a questo progetto – ha commentato Marco Mameli – speriamo invece che tutte le forze istituzionali pretendano di confermare o smentire la voce che vorrebbe la Sardegna come candidata ideale, e soprattutto che mostrino il loro fermo rifiuto a questa possibilità. Siamo pronti a una nuova Pratobello”.

Francesca Mulas

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