Carcere di Isili, il sindacato denuncia carenza agenti. “Condizioni stressanti”

Carenza di personale, cambio dei turni di lavoro, condizioni stressanti e inadeguate. E’ così che il sindacato Fp Cgil Polizia penitenziaria descrive la situazione del lavoro degli agenti in servizio nella Casa di reclusione di Isili. “L’attuale situazione dell’istituto non permette di assolvere il mandato istituzionale assegnato al Corpo di Polizia penitenziaria. Infatti, a causa della carenza di personale, gli agenti sono costretti sempre più a operare in condizioni di oggettiva difficoltà e con scarsissimi livelli di sicurezza – spiega Sandro Atzeni, del coordinamento regionale del sindacato -. Al fine di garantire un minimo livello sicurezza, in palese violazione degli accordi siglati a livello nazionale, la direzione ha imposto arbitrariamente, la turnazione dei servizi su tre quadranti (otto ore di servizio), a fronte delle sei previste. La situazione potrebbe degenerare da un momento all’altro”.

Ma non solo, il sindacato sostiene che gli agenti siano costretti a sopportare “condizioni di lavoro stressanti” dovute anche agli straordinari, e aggiunge che non vengono loro pagati i servizi di missione in alcuni casi da luglio dello scorso anno. Il sindacato, puntando il dito contro il direttore della casa di reclusione di Isili e del provveditore regionale, chiedono l’intervento del Dipartimento in modo da “disporre con celerità l’invio di un congruo numero di unità di personale di Polizia penitenziaria” per innalzare i livelli di sicurezza e chiede, inoltre, che vengano sbloccate le pratiche burocratiche per il pagamento delle missioni.

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