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Calcio, per lo stadio Is Arenas arriva il nulla osta della Prefettura

Nulla osta, per quanto riguarda l’ordine pubblico, alla disputa delle partite interne del Cagliari a Is Arenas per il prossimo campionato. E’ la risposta fornita in una nota della Prefettura al Cagliari calcio che, il 13 giugno, aveva presentato richiesta di via libera e, per conoscenza, al Comune di Quartu, alla Questura e alla Lega calcio. Il comunicato, firmato dal prefetto Alessio Giuffrida, spiega inoltre che rimane ferma la competenza del Comune di Quartu “ad autorizzare l’utilizzo dell’impianto in parola previo rilascio delle licenze previste”.

Ulteriore precisazione al termine della nota: tutto questo, “fatte salve le determinazioni della Commissione provinciale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo sulle condizioni di sicurezza e solidità della struttura”. Il comunicato, firmato dal prefetto Alessio Giuffrida, spiega inoltre che rimane ferma la competenza del Comune di Quartu “ad autorizzare l’utilizzo dell’impianto in parola previo rilascio delle licenze previste”. Ulteriore precisazione al termine della nota: tutto questo “fatte salve le determinazioni della Commissione provinciale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo sulle condizioni di sicurezza e solidità della struttura”.

Il nulla osta arriva a due giorni dalla scadenza dell’indicazione alla Lega dello stadio per disputare le partite casalinghe nel campionato 2013/14. Nei giorni scorsi, però, il presidente Massimo Cellino ha annunciato di avere presentato la preiscrizione per il prossimo campionato indicando il terreno di gioco di Brescia. Una mossa per mettersi al riparo da brutte sorprese, ma la speranza è che possa essere accettata subito l’indicazione di Is Arenas. Il Cagliari ha già incassato la conformità alle normative vigenti da parte della Commissione provinciale di vigilanza e ora il nulla osta della Prefettura per la questione ordine pubblico. Per ottenere l’agibilità ora il club dovrà eseguire i lavori indicati nell’ultimo progetto accettato e presentato in Commissione.

I presunti abusi per la costruzione a tempo record dello stadio di Quartu Sant’Elena hanno portato all’arresto, alla detenzione e poi ai domiciliari il patron Massimo Cellino, il sindaco e un assessore. 

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