“Venticinque migranti allontanati dal Cara di Elmas trovano una sistemazione in seguito all’occupazione della chiesa di Sant’Eulalia: 14 faranno rientro presso la struttura alle porte di Cagliari, gli altri 11 verranno invece sistemati nei centri di seconda accoglienza”. Ne dà notizia Salvatore Drago dell’Unione sindacale di base – Migranti.
Da giorni i migranti dormivano all’addiaccio in Piazza Matteotti, ma la situazione si è sbloccata solo ieri grazie all’intervento dell’Usb e di una parte della Cagliari solidale. Dopo un sit-in sotto Palazzo Baccaredda che non ha prodotto nessun risultato, i manifestanti si sono diretti verso la vicina chiesa di Sant’Eulalia, occupandola. A quel punto è intervenuto il coordinatore della Caritas del capoluogo don Marco Lai, che ha offerto ospitalità ai migranti nel teatro della chiesa. Oggi, invece, si è deciso che in quattordici faranno ritorno al Cara di Elmas, mentre per gli altri 11 la Caritas si è impegnata a trovare una sistemazione nei centri di seconda accoglienza.
La vicenda dei venticinque migranti rimasti senza una sistemazione era già stata presentata dall’Usb-Migranti alla Prefettura di Cagliari. “Ma in quell’occasione l’Ufficio del governo non ha saputo risolvere il problema, limitandosi a suggerire ai migranti di trovarsi un lavoro e una sistemazione per regolarizzarsi, quando invece esistono delle difficoltà oggettive in tal senso”, spiega Drago. E, a proposito del comune di Cagliari, aggiunge: “Colpisce che il comune non abbia ricevuto i migranti rimasti senza un tetto presentatisi all’ingresso del municipio, proprio quando a Palazzo Baccaredda si discuteva dell’emergenza maltempo”.
(Foto di Roberto Pili)