Attesa per il via libera sul nuovo stadio a Cagliari. Ieri sera il sindaco Massimo Zedda ha illustrato in Consiglio comunale la delibera con il progetto per la realizzazione del nuovo impianto. Nella giornata di oggi dovrebbe arrivare il voto dei consiglieri: se sarà positivo si darà avvio all’iter dei lavori.
Primi dettagli: il nuovo stadio sara Uefa 4 da 21 mila posti, potrà ospitare anche gare di Champions League e qualificazioni a Mondiali, Europei e Olimpiadi. Tranne le finali.
La presenza di soluzioni innovative potrebbe garantire deroghe a queste indicazioni, ha però precisato Zedda. “Un progetto – aveva cominciato il sindaco – che va inquadrato nell’ambito della candidatura di Cagliari città europea dello sport 2017. Anche in vista delle Olimpiadi 2024: le regate si svolgerebbero pure nello specchio d’acqua proprio davanti allo stadio”.
Non solo: la questione stadio si innesta – ha ricordato Zedda – nel percorso di riqualificazione dell’intera area di Sant’Elia. “L’intenzione – ha spiegato – è quella di avere lo stadio pronto per la primavera del 2019, poco prima del centesimo compleanno del Cagliari. Siamo i primi in Italia a dare corso alla nuova legge degli stadi, o meglio la legge pensata per tutta l’impiantistica sportiva”.
La proposta era stata presentata dal Cagliari calcio lo scorso 2 dicembre con la richiesta di affidamento in concessione dell’area su cui sorge lo stadio. “Un progetto serio – ha sottolineato Zedda sbilanciandosi a favore del piano – e con tutte le indicazioni giuste”.
Il sindaco ha spiegato l’oggetto della decisione dell’aula: la dichiarazione di interesse pubblico alla realizzazione dello stadio. E ha continuato affermando che il momento delle scelte non si può più rinviare. “Lo stadio deve essere riqualificato entro il 2018 – ha ricordato – questa era la garanzia data dal Comune al ministero per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. Tutto questo perché nel frattempo si potesse continuare a giocare”.
Dopo il voto sulla delibera il Cagliari dovrà presentare il progetto definitivo con il quadro economico. “Dovrà essere approvato da tutti i soggetti interessati – ha chiarito Zedda – con una tempistica ben precisa. Sará poi obbligatorio avviare una procedura d’evidenza pubblica con i bandi che prevedono la partecipazione di tutti coloro che hanno i requisiti per poter partecipare. L’assegnazione dell’area non potrà avvenire senza una gara aperta a tutti”.
