La giunta guidata da Massimo Zedda ha approvato oggi pomeriggio il nuovo regolamento Imu, che di fatto abbassa la percentuale Imu relativa alla prima casa dallo 0,45 allo 0,4 per cento.
“Siamo in attesa che il governo decida – ha spiegato il primo cittadino – ma queste scelte ci consentono, comunque vada, di rendere subito operativi i cambiamenti. Certo, il governo, se volesse davvero eliminare l’Imu sulla prima casa, dovrebbe effettuare una doppia manovra: reperire i fondi del mancato gettito e poi trovare le corrispondenti risorse per i Comuni”.
L’assessore al Bilancio Gabor Pinna ha anche ricordato che “nessuno al governo pensa di eliminare l’Imu per le altre tipologie di immobili che non siano la prima abitazione”. Come dire: ci saranno subito, al di là delle scelte immediate, dei riflessi per molti cagliaritani.
Scende dallo 0,45 allo 0,4 per cento anche l’aliquota della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio. Si abbassa addirittura dallo 0,76 allo 0,4 per cento l’Imu per immobile posseduto da cittadini residenti all’estero. Riduzioni inoltre per le case affittate a studenti universitari o date in comodato gratuito ai figli o a parenti entro il secondo grado.
“Gli altri Comuni – ha sottolineato Zedda mostrando una tabella con le cifre di altri 44 capoluoghi di provincia – stanno tenendo invariate le aliquote o le stanno aumentando”.
Secondo i dati forniti dall’assessore Pinna, nel 2012 il gettito Imu è stato pari a 19 milioni di euro per la prima casa, mentre complessivamente sono stati riscossi 75 milioni. “Ma di questi – ha ricordato l’esponente della giunta Zedda – solo 53 sono rimasti a Cagliari”.
Via la ‘Tassa ombra’. Le novità in materia di tributi non finiscono qui. La giunta Zedda ha anche deciso di abolire la cosiddetta ‘tassa sull’ombra’, ovvero il balzello che i commercianti hanno pagato fino ad oggi per le insegne degli esercizi commerciali. Infine, sulla Tares, la nuova tassa sui rifiuti, l’auspicio del sindaco e dell’assessore Pinna è che vengano rivisti i criteri per le tariffe e che l’introduzione slitti al 2014.