Non si nascerà più nelle cliniche private Villa Elena e Sant’Anna. Entro un mese chiuderanno gli storici punti nascita di Cagliari. Al centro della decisione c’è un accordo tra la Direzione generale della Sanità, proprietari e rappresentanti dell’Aiop. E ora si punta a mantenere i posti di lavoro.
L’allarme parte dal sindacato Uil-Fpl: “La conseguenza più drammatica dell’annunciata chiusura dei punti nascita nelle Case di cura della provincia di Cagliari”. “Si tratta di alcune figure professionali, in particolare ostetriche, infermiere pediatriche e puericultrici – afferma in una nota Guido Sarritzu, segretario territoriale – tutte donne di età compresa tra 40 e 50 anni, dunque senza alcuna possibilità di un eventuale prepensionamento e nuova occupazione. È da mesi che se ne discute, abbiamo richiesto un incontro all’assessore alla Sanità e al Commissario Straordinario della Asl di Cagliari, ma ad oggi nessun riscontro”. Alla Regione e alla Asl il sindacato chiede “prima di assumere provvedimenti di questa drasticità, anche se dettati da norme nazionali, di tener conto della necessità di garantire gli attuali livelli occupativi o di farsi carico di eventuali esuberi”.