L’accusa era pesante: avrebbe minacciato, picchiato e abusato sessualmente della figliastra – all’epoca dei fatti dodicenne- per quasi tre anni. Un uomo di 56 anni, residente in un paese del Sulcis, nel sud Sardegna, è stato condannato in tribunale a Cagliari a otto anni di reclusione per violenza sessuale.
L’uomo, secondo l’accusa, tra il 2004 e l’aprile del 2007, avrebbe abusato della figliastra che all’epoca dei fatti aveva meno di 14 anni. In più occasioni l’avrebbe palpeggiata e si sarebbe fatto palpeggiare. Poi minacciandola e picchiandola avrebbe abusato di lei. Il pubblico ministero, Rosanna Allieri, aveva chiesto per l’imputato una condanna a dieci anni. I giudici questa mattina hanno inflitto all’uomo otto anni.
Dovrà pagare anche un risarcimento danni di 20 mila euro l’uomo condannato a otto anni per violenza sessuali nei confronti della figliastra. Il giudice ha stabilito per la vittima una provvisionale immediatamente esecutiva di 20 mila euro. Gli avvocati di parte civile Silvia Boggio e Massimiliano Ravenna ne avevano chiesti 300 mila. Spetterà al Tribunale civile stabilire l’effettiva entità del risarcimento. La vittima delle violenze sessuali, oggi 19enne, ha accolto con soddisfazione la sentenza. La giovane – hanno spiegato i legali – era contenta non tanto per la condanna, quando per il fatto di essere stata creduta dai giudici. “Ha seguito tutte le fasi del processo con dolore e sofferenza, rivivendo quei terribili momenti”, hanno sottolineato gli avvocati.
