Buon 2015, Sardegna

“In tanti ci considerano il simbolo antico dell’orgoglio di questa regione ma i Sardi non devono aver bisogno di pietre, seppur intagliate bene e antichissime come noi, per scoprire quanto valgono”. Comincia così l’augurio per la Sardegna che ci hanno inviato i Giganti di Monti Prama: da quando le statue nuragiche sono esposte nei musei archeologici di Cagliari e Cabras hanno ripreso a parlare con il pubblico, se interpellati rispondono sui social network twitter e facebook. “Per ritrovare il coraggio di risalire la china e riaffermarsi economicamente; per sapere tutelare, senza ipocrisie e senza secondi fini, il bene comune; per saper smascherare chi, per fini personali, tarpa le ali all’isola e per saper sconfiggere l’invidia, che spesso in quest’isola uccide. In una parola: per ritrovare l’orgoglio di popolo e la forza in se stessi. Questo è l’augurio dei Giganti per la Sardegna. Buon 2015”.

Oltre all’augurio dei Giganti nuragici abbiamo chiesto ad alcuni sardi di inviare i loro auspici alla Sardegna per il nuovo anno.

Paolo Fresu, musicista: “Auguri alla Sardegna, che sia un anno migliore di questo. Non ci vuole molto, in verità, ma l’augurio è quello di rimboccarci le maniche per poter viaggiare oltre i confini dell’Isola senza dimenticarla. Perché mai ha avuto bisogno come ora…”

Salvatore Usala, malato di Sla e presidente del “Comitato 16 novembre” : “I miei primi auguri sono per la Sardegna devastata dalla crisi e da eventi naturali. Il tessuto industriale è oramai distrutto, il lavoro è merce rara, i lavoratori sono alla disperazione. Peggio di così è impossibile, dobbiamo risollevarci subito, con urgenza. Il secondo augurio va alla classe politica perché mantenga gli impegni presi in campagna elettorale e ci sia la svolta tanto sperata da tutti. Il terzo augurio è per le classi più deboli: disoccupati, famiglie numerose, anziani e disabili. Ci vuole una svolta per un investimento nel sociale massiccio, anche riconsiderando la spesa corrente, privilegiando il bisogno reale, a scapito degli sprechi sconsiderati. Auguri Sardegna, buon 2015”.

Pinuccio Sciola, artista: “Alla Sardegna auguro il meglio, ad alcuni sardi un po’ meno… al di là delle battute il mio augurio è di avere maggiore consapevolezza che abitiamo in un posto meraviglioso, smettere di guardare al passato e iniziare a pensare al futuro con più ottimismo. Dovremo avere la dignità di risollevarci dalla crisi, è vero che viviamo una situazione economica assurda ma è il momento di usare tutta la creatività insita nella natura umana e riprendere a guardare la terra come fonte di vita, basta inchinarci e cogliere quello che ci offre. Non dobbiamo sempre pensare che la colpa dei nostri problemi sia sempre degli altri quando magari noi stessi non facciamo nulla per migliorare. In fondo l’uomo, se si guarda il pianeta dall’alto, è una creatura piccolissima e solo di passaggio in questo mondo, e allora perchè non cercare di vivere con positività? Il mio auspicio è che anche nell’isola si smetta di vivere nel pessimismo con il pensiero fisso al passato e si riprenda a guardare al futuro.

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Banco di Sardegna: “Che il 2015 possa essere migliore dell’anno appena passato. Che possa regalarci tanto e sia pieno di salute prima di tutto e di sport. Che sia un ottimi anno per il mondo della palla a spicchi!”

Claudia Aru, cantante: “Ai Sardi auguro di credere più in se stessi, di essere protagonisti di un riscatto vero e non complici dell’ennesimo predatore; auguro di accertarsi e accettare di più gli altri , perché solo tutti insieme, liberi da ignoranza e pregiudizi, costruiremo un futuro migliore. Ai Sardi auguro di viaggiare tanto ma di voler sempre un poì tornare in questo luogo così complesso e insieme così bello, perché questa terra ha bisogno del contributo di ciascuno di noi, ai politici sardi non auguro nulla se non di darsi una mossa seria per farci davvero restare in questo Paradiso per troppi anni gestito da sciacalli. Alla Sardegna auguro di essere amata un po di più, almeno quanto merita”.

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