Bufera sui costi degli ‘Ospedali covid’. L’assessore: “Polemica strumentale”

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, interviene per placare il polverone che si è sollevato sul costo che la Regione dovrà sborsare per le strutture private individuate come Covid: Mater Olbia e Policlinico Sassarese. L’esponente della Giunta Solinas, precisa la posizione della Regione, parlando di ‘polemica strumentale’. “La Regione ha il dovere di adottare tutte le misure necessarie ad affrontare l’emergenza con l’unico scopo di tutelare la salute dei sardi – sottolinea Nieddu -. Questo è ciò che abbiamo fatto sin dall’inizio per preparare il nostro sistema sanitario a un’epidemia dagli sviluppi imprevedibili, che avrebbe potuto avere un impatto ben peggiore di quello che registriamo oggi”.

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Il 12 marzo, infatti, la Regione ha varato il piano d’emergenza dividendo di fatto l’Isola in due macroaree con quattro fasi operative da rispettare. “L’inserimento delle strutture convenzionate Mater Olbia e Policlinico Sassarese nella rete dei Covid hospital, a sostegno e supporto degli ospedali pubblici, è stato deciso in quest’ottica – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – e la loro attivazione è avvenuta in un momento (il 12 marzo ndr) in cui l’epidemia a livello nazionale era in forte crescita e l’andamento dei contagi non poteva essere previsto. Chi contesta questa impostazione dimostra non solo di non conoscere i protocolli di gestione dell’emergenza a livello nazionale, ma anche i termini delle convenzioni e i numeri, alimentando, in malafede, una polemica strumentale, con l’unico scopo di generare dissenso e destabilizzare attraverso la disinformazione”.

L’assessore della Sanità entra anche nel merito dei costi: “Nell’emergenza la Regione non ha stanziato un euro in più rispetto ai tetti di spesa già previsti per l’acquisto di prestazioni dalle strutture private per l’attività ordinaria. Le indennità di servizio stabilite per i Covid hospital non riguardano solo i posti letto, ma il fatto che le intere strutture siano state messe a disposizione del servizio pubblico, come per altro avvenuto in diverse Regioni, e i costi rientrano comunque nei budget già approvati”.

In particolare il costo a posto letto era contenuto in una delibera che prevedeva il pagamento della Regione, tramite l’Ats 250 euro al giorno per una degenza ordinaria. 538 euro al giorno per un paziente in sub terapia intensiva, fino ai 900 euro per un malato in terapia intensiva.

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“I piani per contrastare l’epidemia sono serviti ad anticipare e prevenire eventuali crisi e noi abbiamo agito nei tempi giusti – evidenzia ancora Nieddu -. I due ospedali convenzionati si trovano fuori dalla rete dell’emergenza-urgenza, indicarli come centri Covid ci ha consentito di non dover stravolgere il sistema dei pronto soccorso e del 118 e di poter continuare a garantire l’assistenza nelle strutture pubbliche per tutte le patologie, che, è bene ricordare, il Covid-19 non ha cancellato dal nostro territorio”. Intanto lunedì il Mater Obia tornerà alla normale attività.

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