Michael Harte, il banchiere neozelandese che ha acquistato all’asta l’isola di Budelli, ha scritto al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando chiedendogli di intervenire, dopo che in commissione Bilancio è stato bocciato l’emendamento alla legge di Stabilità che, di fatto, toglieva il diritto di prelazione e spostava le risorse destinate all’acquisto verso le bonifiche de La Maddalena e le aree marine. Secondo Harte, infatti, sarebbe meglio utilizzare quei fondi non per acquistare l’isola sarda, da sempre privata, ma per progetti di tutela in un’ottica di collaborazione pubblico-privato. ”Spendere 3 milioni di euro di soldi pubblici per un’isola già super tutelata non mi sembra un modo di fare gli interessi degli italiani – ha osservato Harte -. Nessun proprietario ha mai messo in atto azioni speculative contro la ricchezza ambientale dell’isola. Non è infatti la proprietà del bene che ne garantisce la conservazione, ma i vincoli dello Stato italiano per l’unicità di quell’ecosistema”. ”Mi auguro – ha aggiunto – che il Ministro Orlando voglia intervenire: pubblico e privato possono coesistere e collaborare se l’obiettivo è comune”. Dal canto suo, Harte sta lavorando per istituire la Fondazione Onlus Budelli – Osservatorio della vita marina, e ha già messo insieme un team di esperti con docenti universitari biologi marini di Stanford, Sassari e Nessa ed esperti dell’Enaa Agenzia centro ricerche Ambiente Marino.
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