Budelli, il giudice ha deciso: l’Ente Parco può comprare l’isola

Il giudice fallimentare del Tribunale di Tempio, Alessandro Di Giacomo, ha deciso: l’Ente Parco di La Maddalena, e quindi lo Stato, può comprare l’isola di Budelli. Riconosciuto quindi il diritto di prelazione contro il quale si era opposto il nuovo proprietario, il neozelandese Michael Harte. A fine marzo anche il Tar Sardegna aveva respinto la richiesta di sospensiva presentata dagli avvocati del magnate dando il via al Parco per poter esercitare la prelazione.

La decisione del giudice – come riportato dal quotidiano L’Unione Sarda – consente di fare un passo avanti nella procedura per l’acquisizione da parte dello Stato, per tre milioni di euro, di 160 ettari sottoposti a vincolo assoluto di inedificabilità. Il magistrato sempre ieri ha detto no anche all’opposizione, per bloccare il passaggio dell’isola allo Stato, presentata da un’altra società, svizzera, con sede nel Canton Ticino, subentrata alla vecchia Immobiliare Nuova Gallura, debitore pignorato, che riteneva il prezzo di vendita troppo basso.

Intanto si è appreso che i legali di Harte non molleranno la presa con una istanza al Consiglio di Stato dopo la decisione del Tar. Il neozelandese si era aggiudicato Budelli all’asta nell’ottobre scorso per tre milioni di euro. Lo Stato aveva, però, vantato il diritto di prelazione sulla vendita giudiziaria, a cui Harte, all’inizio del 2014, si è opposto. L’Isola di Budelli, con la sua splendida spiaggia rosa, dove Michelangelo Antonioni nel 1964 girò alcune scene di “Deserto Rosso”, è un paradiso incontaminato gravato da pesanti vincoli paesaggistici e ambientali. Oltre a non poterci costruire nulla, non è neanche possibile arrivarci, se non accompagnati dal personale dell’Ente Parco di La Maddalena. L’Isola era finita all’asta a seguito del fallimento della vecchia proprietà, società immobiliare milanese.

“Presto potremmo coronare un sogno, spegnere le prime venti candeline sull’isola di Budelli”. Il presidente del Parco di La Maddalena Giuseppe Bonanno è ottimista. “Siamo fiduciosi che l’acquisizione sia sempre più vicina – afferma dopo l’ultima pronuncia del tribunale fallimentare di Tempio – Il nuovo ricorso presentato dal proprietario, non ci preoccupa. Attendiamo che tutto si concluda per il meglio. Ci suona però strano questo accanimento, questa reazione spropositata e questo voler essere proprietari di questo splendido patrimonio a tutti i costi”. Prosegue dunque a suon di carte bollate la battaglia per avere Budelli, con la sua splendida spiaggia rosa dove Michelangelo Antonioni nel 1964 girò alcune scene di “Deserto Rosso”. Un paradiso incontaminato gravato da pesanti vincoli paesaggistici e ambientali. “Speriamo che questo capitolo si possa concludere entro maggio per poter dare vita alla sua valorizzazione ambientale, turistica e scientifica – aggiunge Bonanno – Non siamo pirati all’arrembaggio in un’isola, stiamo seguendo un iter confermato nella legittimità dalle norme e dalla volontà parlamentare. Questa ennesima opposizione è fuori luogo”, conclude riferendosi all’impugnazione davanti al Consiglio di Stato dell’ultimo verdetto del Tar da parte del neozelandese Michael Harte che si era aggiudicato Budelli all’asta.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share