Budelli, Bonanno: “Il custode? Vorrei restasse, ma ci sono delle leggi”

Nessuno vuole mandar via il signor Morandi dall’isola di Budelli. Allo stesso tempo, però, come ente pubblico abbiamo il dovere di rispettare le leggi“. Il presidente del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, spiega all’ANSA di essere pronto a discutere della permanenza dello storico ‘custode-eremita’, Mauro Morandi, di 77 anni, in questo angolo di paradiso incontaminato, ma con i paletti imposti alla pubblica amministrazione. Assunto nel 1989 dalla società immobiliare “Nuova Gallura”, che dalla fine degli anni ’60 deteneva la proprietà dell’isola, Morandi da 27 anni è l’unico residente di Budelli. Ora, però, con il passaggio definitivo all’Ente Parco, l’uomo vive nell’angoscia di essere ‘sfrattato’. A lui, dei 160mila euro avuti dal giudice come creditore della vecchia società per stipendi mai pagati, non importa nulla: l’unica richiesta è di poter restare il ‘guardiano’ dell’isola. E in suo favore si muove anche il popolo del web: è stata infatti lanciata una petizione online per chiedere al governo di confermare Morandi come custode, in soli tre giorni sono state raccolte quasi 4.000 firme.

“Il romanticismo della vicenda è assolutamente giustificabile – dice Bonanno – però bisogna risolvere problemi reali e concreti che questa situazione tollerata dai vecchi proprietari ha creato e che non possono più esser trascurati -. Sia chiaro, nessuno toglierà mai il ruolo dello storico guardiano al signor Morandi, quello che ha rappresentato e potrà ancora rappresentare per l’isola, ma questo deve esser codificato in un percorso preciso che possa rispettare le regole. La sua funzione di narratore e di ‘testimonial’ sono importanti in un’ ottica di valorizzazione della stessa Budelli, e ritengo possa essere pericoloso perdere il ‘valore aggiunto’ e il patrimonio che la memoria storica del signor Morandi può offrire alla collettività. Valori che non devono essere dispersi. Ma sempre nel rispetto delle regole”. Tre i nodi da sciogliere. “Un ente pubblico, come potrebbe contrattualizzare un 77enne?”, si chiede il presidente del Parco”. E ancora: “Come possiamo autorizzare il custode a vivere in locali non agibili? Per non parlare della condizione di isolamento, terzo punto da considerare, che mal si concilia con la garanzia delle condizioni di sicurezza che gli devono essere comunque garantite”. Quando questi quesiti saranno chiariti, il Parco e Morandi si potranno incontrare per valutare eventuali forme di collaborazione.

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