Bonorva, minacce di morte al sindaco: proiettili e polvere bianca nella busta

Nuova lettera minatoria contenente minacce di morte nei confronti del sindaco di Bonorva, Giammario Senes, di 62 anni, e dei componenti della giunta comunale. E’ stata recapitata oggi al primo cittadino che l’ha consegnata ai carabinieri.

È la seconda volta che Senes riceve minacce. Il 26 luglio 2012 una lettera che conteneva anche due pallottole, indirizzata al primo cittadino era stata intercettata da un’impiegata dell’ufficio postale del paese che aveva allertato i carabinieri. Nella missiva c’era un foglio manoscritto con minacce di morte per il primo cittadino. Oltre ai proiettili calibro 7,65 c’era anche della polvere biancastra. Al momento Senes, che è entrato in contatto con la polvere quando ha aperto la busta, è stato isolato all’interno dell’edificio comunale, in modo che non entri in contatto con altre persone e in attesa di conoscere che sostanza fosse contenuta nella busta.

La busta è stata presa in consegna dai militari del comando provinciale di Sassari. Saranno i Ris di Cagliari a stabilire di cosa si tratti e a cercare eventuali impronte digitali.

“È un gesto che non mi spiego, certamente non può essere legato alla vita politica del paese, ma vado avanti, non ho paura”. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Bonorva, Giammario Senes.

Durante la giornata, il primo cittadino ha ricevuto la solidarietà di numerosi esponenti politici. “Tutto il consiglio comunale – ha detto il sindaco – mi ha espresso vicinanza. Certo che andrò avanti, non ho paura anche se il mondo è pieno di pazzi e in questo particolare momento storico di persone scontente della politica. Noi sindaci essendo in prima linea siamo dei facili bersagli”, ha concluso il sindaco annunciando che fino a quando non si avranno gli esiti sulla sostanza presente nella lettera il suo ufficio in Comune resterà chiuso, così come l’ufficio protocollo dove la lettera è transitata.

Solidarietà al sindaco ed alla Giunta comunale è stata espressa, via Twitter, dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. “Nessuna intimidazione – ha scritto – modificherà la corretta amministrazione”. “Quanto è accaduto – aggiunge Ganau, in una nota – è un atto ignobile e vile che va condannato con forza. L’auspicio è che vengano al più presto individuati i responsabili”. “Il Consiglio regionale – ha sottolineato Ganau – è pronto a fare la sua parte sempre accanto ai sindaci ed ai rappresentanti locali”.

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