La biotossina Psp trovata nelle acque di Santa Gilla provoca paralisi e può portare anche alla morte, in seguito al blocco della muscolatura respiratoria o del cuore stesso. Per questo il Servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della Ats-Assl di Cagliari ha fermato la pesca di cozze e arselle e invita “a non acquistare molluschi nelle bancarelle in strada”.
A parlare è il veterinario Alberto Mua, responsabile del Servizio, che rassicura: “La pesca nella laguna era già bloccata da tempo per altri motivi, quindi nessuna delle cooperative che lavorano a Santa Gilla ha continuato in questi giorni l’attività. Il problema si pone solo per quanti, abusivamente, raccolgono i molluschi nella laguna e li rivendono in strada. Evitate acquisti simili”.
A produrre le biotossine sono alcune alghe. “Per ragioni climatiche – spiega Mua – c’è una crescita abnorme che si traduce nella tossicità dell’acqua. In particolare a Santa Gilla è stata trovata la Psp in una quantità otto volte superiore al limite consentito, ciò che ha imposto lo stop all’attività di pesca”.
Il veterinario chiarisce: “Il consumo dei cozze e arselle non deve fermarsi. Nelle pescherie e nei centri commerciali i molluschi sono in vendita regolarmente nei sacchetti, nei quali è contenuta la loro provenienza che sarà appunto Olbia o Arborea, quindi senza alcun rischio per la salute”.