Le famiglie di due dei nove bambini vittime dei presunti maltrattamenti subiti nel centro educativo diurno di Sorso, si sono costituite parte civile nel procedimento che vede imputate tre educatrici e un’assistente sociale. Questa mattina il gup del Tribunale di Sassari, Antonello Spanu, ha accolto le richieste di costituzione in giudizio presentate dagli avvocati Mario Spanu e Martina Pinna. Il giudice, su richiesta degli avvocati della difesa Marco Palmieri, Vittorio Campus e Gabriella Pinna Nossai, ha rinviato l’udienza al 6 marzo prossimo per consentire alle parti di visionare della documentazione depositata al Tribunale per i minorenni di Sassari.
L’inchiesta è partita nel 2016, quando, secondo le accuse della pm Maria Paola Asara, le educatrici S. P., 47 anni, G. P., di 41, C. P., di 32, e M. L. M., avrebbero abusato dei metodi di correzione, infliggendo maltrattamenti ai bambini del centro diurno di Sorso, legandoli mani e piedi, tappando loro la bocca con del nastro adesivo e rinchiudendoli in una stanza buia. Con loro è imputata anche l’assistente sociale M. L. M., 35 anni, di Sassari, accusata di tentata concussione, falso ideologico e materiale, abuso d’ufficio e favoreggiamento. Per tutte le quattro imputate la pm ha chiesto il rinvio a giudizio.