Ancora sfilata di bagnanti-testimoni che hanno visto dalla spiaggia e raccontato in aula, il terribile incidente nel quale ha perso la vita Letizia Trudu, la bambina di 11 anni uccisa nell’estate del 2015 dall’elica dello yacht dal quale si era tuffata assieme al padre e alla sorellina nelle acque di Santa Margherita di Pula. Nuova udienza a Cagliari, davanti al giudice Giuseppe Carta, per il processo che vede imputati Andrea Trudu, 48 anni, di Assemini, padre della piccola vittima, e Maurizio Loi, di 59, comandante dell’imbarcazione, ex campione di windsurf residente a Serdiana: per entrambi l’accusa è di omicidio colposo.
Secondo la Procura, il papà di Letizia le avrebbe detto di tuffarsi nonostante la barca avesse ancora i motori accesi. Al capitano dello yacht, invece, si contestano violazioni delle norme sulla sicurezza della navigazione. I testimoni ascoltati oggi hanno raccontato di aver visto la barca fermarsi e, dopo il tuffo del gruppo di ragazzi, il gorgoglio dell’acqua e la tragedia. Le prossime udienze sono state fissate per il 12 settembre, il 3, il 17 e il 31 ottobre, il 14 e il 28 novembre e il 5 dicembre.