Berliner Wein Trophy, medaglia d’oro per Santa Maria la Palma e Siddùra

Successo internazionale di due cantine isolane al Berliner Wein Trophy, appuntamento prestigioso al quale partecipano ogni anno 5785 produttori da tutto il mondo.

La giuria ha assegnato la medaglia d’oro a due cantine sarde: Santa Maria la Palma di Alghero e Siddùra di Luogosanto.

aragosta La prima è stata premiata per il Vermentino Aragosta doc di Sardegna, vino bianco DOC, curato dagli enologi Gianni Foddai e Paolo Coradin, più venduto in Italia.  Il risultato di Berlino va ad aggiungersi alla medaglia silver del parallelo concorso Asian Wine Trophy2015 che conferma la qualità delle produzioni vitivinicole della Cantina di Santa Maria La Palma. Costituisce un elemento di giudizio assolutamente positivo anche per la conduzione dell’azienda, costituita da 300 soci conferitori, con una estensione di 700 ettari di vigneti, il cui attuale consiglio di amministrazione è presieduto dal professor Mario Peretto.

La cantina di Luogosanto è stata premiata per il suo Fòla 2014, Cannonau Doc frutto di vitigni autoctoni. Fòla bissa il successo di due anni fa, quando mise a segno una doppietta in terra tedesca con gli ori conquistati al Berliner e al Mundus Vini. Oltre all’oro del Cannonau in purezza Fòla, Siddùra porta a casa due medaglie d’argento con il Vermentino di Gallura Docg Maìa e con il Sangiovese Tìros. “La nuova medaglia d’oro di Fòla rappresenta un riconoscimento per il nostro lavoro ma anche una grande vittoria per il vitigno autoctono sardo e di conseguenza per la Sardegna – commenta Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina di Luogosanto – conquistare un premio così importante in Germania è un risultato significativo perché il pubblico tedesco è molto selettivo”. Nelle prossime settimane Siddùra parteciperà al prestigioso Prowein di Dusseldorf e al Vinitaly di Verona.

Nell’edizione del Berliner Wein Trophy del 2016, che si è appena conclusa, sono stati valutati 5785 vini. Quasi il 70 per cento dei campioni presentati sono stati valutati positivamente dai giudici con l’attribuzione di punti: un risultato che solitamente configura l’assegnazione di una medaglia. Il regolamento interno all’OIV, Organizzazione internazionale della vigna e del vino, consente però l’attribuzione dei premi solo al 30 per cento dei campioni presentati. per questo motivo i giudici hanno dovuto fare un’ulteriore selezione scegliendo le più fulgide eccellenze dell’enologia internazionale.

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