Attentato in Afghanistan, muore capitano della Sassari di stanza a Capo Teulada

Un morto e tre feriti questa mattina per l’ennesimo attentato ai militari italiani in Afghanistan. Non il solito ordigno piazzato sulla carreggiata, ma una bomba a mano lanciata all’interno di un Lince da un bambino di 11 anni.

A  morire è stato il capitano La Rosa, originario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), effettivo dal dicembre del 2012 nel terzo Reggimento bersaglieri della Brigata Sassari di stanza a Capo Teulada. Celibe, 31 anni, lascia i genitori e due fratelli.
Sull’attentato lo Stato maggiore della Difesa ha confermato che “un elemento ostile ha lanciato un ordigno esplosivo all’interno del primo dei tre mezzi del dispositivo della TSU south. Il mezzo, presumibilmente rallentato dal traffico nei pressi di un incrocio, dopo l’ esplosione rientrava autonomamente presso la base di Farah”.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, a nome delle Forze Armate ha espresso ai familiari del Capitano Giuseppe La Rosa “il profondo cordoglio per la scomparsa del proprio congiunto”. Binelli esprime inoltre al Capo di Stato maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, “la propria accorata tristezza e i sentimenti di vicinanza alla Forza Armata per il lutto che l’ha colpita, unitamente all’auspicio di una pronta guarigione dei militari feriti”.
Intanto si apprende che i familiari del capitano Giuseppe La Rosa si sono chiusi nel loro immenso dolore: sono assistiti al momento da psicologi dell’esercito e non vogliono rilasciare dichiarazioni. Si sa che il ragazzo ha anche altri due fratelli che risiedono fuori Messina. Era una persona esperta e motivata, e aveva fatto numerose missioni all’estero.

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