Assalti ai portavalori, arrestato il nipote di Mesina ricercato dal 2016

Si nascondeva da oltre un anno nella foresta Montes di Orgosolo, nel cuore della Barbagia, ed era ricercato dalla polizia per la tentata rapina al portavalori con sequestro di persona del dicembre del 2015. Antonello Mesina, 24 anni, nipote della primula rossa del banditismo sardo, Graziano Mesina, si è consegnato oggi agli investigatori della Squadra mobile di Cagliari. Gli agenti e il dirigente Marco Basile sono andati a prenderlo direttamente ad Orgosolo e gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alle rapine e ai reati predatori. Antonello Mesina era sfuggito alla cattura nel dicembre del 2016, quando scattò l’operazione contro la banda dei portavalori.

Mesina si sentiva braccato per l’attività che la polizia stava svolgendo con perquisizioni e controlli nei confronti di persone a lui vicine. Secondo quanto emerso dalle indagini, il giovane teneva costantemente i contatti con un altro dei capi del gruppo criminale, Giovanni Olianas, ex vice sindaco di Villanova Strisaili, arrestato nel 2016. Il 24enne si sarebbe occupato di recuperare armi e mezzi usati poi nei colpi, ma avrebbe anche partecipato attivamente all’organizzazione degli assalti. Dalle intercettazioni emerge che aveva la disponibilità di kalashnikov, fucili e pistole, armi che non sono state poi recuperate. Le indagini proseguono per individuare il luogo esatto in cui si nascondeva, pare all’interno della foresta di Montes, e identificare le persone che lo hanno aiutato nel lungo periodo di latitanza.

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