“Appalti truccati per i lavori a Capo Teulada”, quattro arrestati

Ufficiali in servizio ed in congedo dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito Italiano, un viceprefetto e alcuni imprenditori avrebbero truccato appalti per lavori nella caserma Pisano di Capo Teulada (Cagliari), nel centro immigrati di Borgo Mezzanone (Foggia) e per forniture destinate all’aeroporto militare di Bari-Palese. Quattro le persone arrestate con l’accusa, tra l’altro, di corruzione, truffa aggravata in danno di ente pubblico, turbata libertà degli incanti. Su disposizione della magistratura, la Guardia di finanza ha portato in carcere Carlo Peluso, generale dell’Aeronautica in pensione, già capo ufficio progetti del Genio Difesa, e Vincenzo Anzivino, faccendiere e che avrebbe svolto attività di intermediazione tra gli imprenditori e la pubblica amministrazione. Arresti domiciliari per l’imprenditore di Ruvo di Puglia Giuseppe Guastamacchia, e per Saverio Quartucci, ex colonnello della Aeronautica Militare, oggi imprenditore. Chiesta l’applicazione della misura interdittiva di due mesi per altri tre indagati, tra cui il vice prefetto di Roma Tommaso Ricciardi. Nei confronti di Peluso è stato eseguito un sequestro per equivalente pari a 40mila euro. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2011-2012 e riguardano gare indette da ministero della Difesa e ministero degli Interni.

L’indagine, condotta dai militari della guardia di finanza di Gioia del Colle, coinvolge complessivamente 16 persone. Le presunte gare truccate riguardano la ristrutturazione di due plessi, da adibire a mensa, nella caserma dell’Esercito Italiano Pisano di Capo Teulada (Cagliari), la fornitura e posa in opera di moduli abitativi per il centro immigrati di Borgo Mezzanone (Foggia) e l’installazione di impianti fotovoltaici. Contestato anche il tentativo di turbare, nella fase istruttoria, le gare di appalto per l’approvvigionamento di materiale di pronto consumo, cosiddetto networking, e per l’acquisto di scaffalature metalliche per archivio dell’Istituto di Medicina Legale dell’Aeroporto militare di Bari-Palese.

“Le illecite interferenze nelle operazioni di gara relative alla ristrutturazione dei plessi in Capo Teulada ed alla fornitura/posa in opera di moduli abitativi in Borgo Mezzanone – spiega la Procura – sono state eseguite da Peluso in cambio della promessa di denaro di 40mila euro (per la prima commessa) e di altri vantaggi di natura patrimoniale (per la seconda) consistiti in due soggiorni familiari in una lussuosa struttura ricettiva del Salento”.

Sono cinque le gare di appalto, per oltre 10 milioni di euro, indette dai ministeri dell’Interno e della Difesa che sarebbero state pilotate. Per l’appalto da 8,4 milioni di euro per le mense della caserma ‘Pisano’ di Capo Teulada sono indagati l’ex generale Carlo Peluso e l’imprenditore pugliese Giuseppe Guastamacchia (il primo in carcere e il secondo ai domiciliari), accusati di corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa aggravata e rivelazione di segreti d’ufficio. “Io devo agire sulle commissioni…io farò in modo che la sua offerta stia nelle ditte di eccellenza…poi lì conterà il ribasso…ecco questo dobbiamo giocare…su questo punto” dice Peluso a Guastamacchia in un’intercettazione ambientale del novembre 2011. E lo stesso Guastamacchia riferisce poi le parole di Peluso relative alle presunte gare truccate, come “un sistema di mutuo soccorso”. In cambio Peluso avrebbe ricevuto una tangente in due tranche di almeno 40mila euro.

Peluso è poi indagato in concorso con altre cinque persone per la presunta turbativa d’asta relativa all’appalto per il Cie di Borgo Mezzanone, a Foggia, da 1,4 milioni di euro. Si tratta del “procacciatore d’affari” e “vero e proprio burattinaio” (come lo definisce il gip) Vincenzo Anzivino, finito in carcere, del viceprefetto del Ministero dell’Interno Tommaso Ricciardi, in qualità di responsabile unico del procedimento della gara (per lui è stata chiesta l’interdizione), dell’ex colonnello dell’Aeronautica Militare e attualmente collaboratore esterno del Ministero della Difesa Giuseppe Ria, e degli imprenditori Salvatore Tafuro di Trepuzzi, legale rappresentante della R.I. Spa, e Lorenzo Lotti di Putignano, direttore commerciale della Smetar srl (tutti indagati a piede libero). In una intercettazione Anzivino dice a Peluso “io prendo il dieci per cento su quello che faccio…il quattro…automaticamente poi vedremo anche il discorso…è tutta roba tua!”. Altre due gare oggetto dell’inchiesta riguardano forniture per l’aeroporto militare di Bari-Palese per complessivi 270mila euro e vi sono coinvolti Anzivino e il colonnello dell’Aeronautica Leonardo Losacco (indagato a piede libero). Il faccendiere Anzivino, l’imprenditore Lotti e Giuseppe Colella, colonnello dell’Aeronautica, direttore del Dipartimento militare di Medicina Legale di Bari (anche lui indagato a piede libero), avrebbero tentato di pilotare – secondo l’accusa – anche un appalto per la fornitura di scaffalature destinate all’ospedale militare. Dall’ordinanza d’arresto emerge che l’ex colonnello Peluso sarebbe intervenuto anche su un appalto vinto dalla società Carbotermo Spa su cui, specifica il gip, è in corso un’indagine della Procura di Roma.

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share