Gli attivisti del collettivo S’Idea Libera, movimento politico e sociale con sede in via Casaggia, nel centro storico di Sassari, hanno denunciato un’aggressione avvenuta la scorsa notte al termine di una cena organizzata per raccogliere fondi a sostegno del coordinamento “Ucraina antifascista”. La manifestazione, raccontano, era ormai conclusa ma all’interno della sede c’erano ancora alcuni volontari che sono stati pestati con bastoni e cinghiate.
Le vittime, tramite i social network e nel corso di un’assemblea pubblica di ieri pomeriggio, hanno puntato il dito contro CasaPound. “I fascisti di CasaPound di Sassari erano in compagnia di membri di CasaPound di Cagliari“, è la denuncia affidata a un volantino distribuito oggi e messa nero su bianco anche davanti ai carabinieri della compagnia di Sassari, che ora indagano insieme agli uomini della Digos. I feriti sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata.
Alla protesta hanno partecipato numerose persone, per marcare la distanza della città da simili episodi.
CasaPound, però, respinge le accuse. “Non accettiamo di essere associati a un episodio violento in modo ingiustificato, non cadremo nella trappola e continueremo la nostra attività politica”, scrivono sul proprio profilo Facebook. Per il Fronte indipendentista Unidu, invece, sugli autori dell’aggressione non ci sono dubbi. “I neofascisti hanno mostrato il loro volto violento attaccando a sprangate alcuni compagni inermi che si occupavano di un evento di solidarietà internazionalista”, accusano prima di chiedere “l’immediata chiusura della sede sassarese di Casa Pound e l’immediata interdizione di ogni spazio pubblico al neofascismo”.
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