Alluvione Capoterra, al processo il racconto di chi ha perso tutto

La cronaca della tragedia vista con gli occhi delle vittime: la diga di Poggio dei Pini che non teneva più, l’acqua che iniziava a formare una cascata già dal mattino, poi l’inondazione. Al processo per l’alluvione di Capoterra, costata la vita a quattro persone, iniziano a sfilare sul banco dei testimoni le vittime: chi ha perso tutto la sera di quel tragico 22 ottobre 2008. Nell’aula della Corte d’Assise di Cagliari, che per questioni di spazio sta ospitando le udienze della prima sezione penale del Tribunale, sono sfilati oggi una decina di testi: un dipendente della cooperativa “Poggio dei Pini” e alcuni degli abitanti che hanno visto le loro case inondate dall’acqua.

Entra così nel vivo, dopo le deposizioni degli investigatori del Corpo Forestale che hanno eseguito le indagini per conto dei pubblici ministeri Guido Pani e Daniele Caria, il dibattimento per l’alluvione di sei anni fa che distrusse vaste zone di Capoterra uccidendo quattro persone: Antonello Porcu e sua suocera Licia Zucca, travolti dal rio San Girolamo in piena, Annarita Lepori e Speranza Sollai, annegate in casa. A processo ci sono l’ex sindaco Giorgio Marongiu, il presidente della cooperativa Poggio dei Pini Giovanni Calvisi, i capi del compartimento Anas Bruno Brunelletti e Giorgio Carboni, il funzionario della Protezione civile Sergio Carrus e i dirigenti del Genio Civile Virgilio Sergio Cocciu, Gianbattista Novella e Antonio Deplano. Sono tutti accusati a vario titolo di omicidio colposo e inondazione colposa. Prossima udienza il 21 gennaio.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share