La scienziata inglese Barbara Jane Bain all’Università di Cagliari. La docente di ematologia al prestigioso Imperial College di Londra, sta partecipando al programma curato dalla direzione Ricerca dell’ateneo e finanziato con un milione di euro dalla Regione. La visita rientra nel quadro del progetto Visiting scientists iniziato lo scorso marzo con sessantacinque specialisti internazionali chiamati a Cagliari per discutere di fisica, diritto, economia, chimica, fisica, medicina, ingegneria, letteratura, geologia, matematica e scienze sociali. Bain è tra le massime autorità mondiali del settore è approdata all’ateneo di Cagliari anche per la forte valenza della sua ultima ricerca “Blood film and bone marrow morphology”.
Su “Pellicola del sangue e morfologia del midollo osseo” ha dissertato dal 19 maggio – e fino al 2 giugno – con gli allievi, gli specialisti e il pool del professor Giorgio La Nasa – direttore scuola specializzazione in ematologia e centro trapianti midollo spinale, ospedale Binaghi e con gli studenti della facoltà presieduta dal professor Gabriele Finco. “Gli incontri dei Visiting scientists si sono aperti nel mese di marzo e si chiudono a novembre. La permanenza dei docenti in ateneo – spiega il pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli – oscilla tra i quindici giorni e i quattro mesi. La nostra Università avvia e sostiene il programma Visiting Scientist, in coerenza con l’obiettivo strategico teso a migliorare l’attrattività internazionale. Un percorso che prevede una selezione di progetti di ricerca congiunti per il conferimento di borse di ricerca a studiosi di comprovata esperienza scientifica, impegnati stabilmente e continuativamente all’estero in attività di ricerca”. Il programma prevede che i Visiting Scientist svolgano la propria attività nelle strutture di ricerca dell’Università. Il loro contributo deve consentire lo sviluppo della qualità dell’attività di ricerca, il trasferimento di conoscenze e competenze finalizzate ad accrescere le capacità di ricercatori, gruppi di ricerca, dottorandi e studenti dell’ateneo, lo sviluppo delle reti di collaborazione e di partenariati per la presentazione di progetti di ricerca internazionali.