Allergica ad agenti chimici, si sente male durante viaggio della speranza. Il legale: “Aiutatela”

È intollerante da anni a qualsiasi sostanza chimica. Non può avvicinarsi a profumi, fumo, solventi, saponi, non può vivere vicino ad alcuni elettrodomestici, frigoriferi o televisori, forni a microonde o oggetti che innescano campi elettromagnetici. La sua vita è costantemente a rischio di schock anafilattici e crisi respiratorie. Allo stesso tempo deve fare i conti con cefalee, capogiri, eruzioni cutanee e dolori muscolari.

A causa di una forte elettrosensibilità non è riuscita nemmeno a completare il viaggio che avrebbe dovuto portarla a Monaco dove si sarebbe dovuta sottoporre a un intervento per sostituire le otturazioni dentarie che le stanno intossicando il sangue. Protagonista della vicenda, già finta sui tavoli del Tribunale di Cagliari, una donna di 48 anni residente nel capoluogo sardo, affetta da Mcs, Sensibilità chimica multipla, una patologia cronica, non riconosciuta dal servizio sanitario nazionale, estremamente invalidante che causa un’assoluta intolleranza verso ogni tipo di sostanza chimica. La cagliaritana è attualmente bloccata a Roma, si è sentita male durante il viaggio che la stava portando a Monaco. E adesso tramite il legale che l’assiste, Roberto Cao, chiede aiuto sia agli enti competenti che a chiunque possa darle una mano: le servono assistenza e denaro per proseguire il viaggio della speranza verso la Germania. “La mia assistita ha bisogno di aiuto, è rimasta bloccata a Roma a causa del suo quadro clinico e adesso deve raggiungere al più presto un centro specializzato per potersi curare e disintossicarsi. Chiediamo che gli enti competenti o chiunque possa intervenire anche dal punto di vista economico, le dia una mano”.

Il legale ha già vinto una causa contro la Asl 8 di Cagliari che, seguendo quanto deciso dal Centro di Riferimento Regionale, aveva rifiutato di sostituire le otturazioni alla paziente, indirizzandola verso gli ospedali Santissima Trinità di Cagliari e il Policlinico Universitario di Sassari, centri, vista la patologia, non idonei all’intervento. Il giudice aveva obbligato l’Asl 8 a pagare le spese per il viaggio in Germania. Ma la situazione è precipitata, la donna è rimasta bloccata a Roma a causa della sua patologia e adesso, tramite l’avvocato, chiede aiuto. “La situazione economica della mia assistita è al limite – sottolinea Roberto Cao – Non lavora a causa delle sue condizioni di salute, l’Asl 8 le ha riconosciuto lo status di ‘portatore di handicap in situazione di gravità’ con invalidità al 100%. Vive da sola, senza il sostegno di nessun familiare e non è in grado di coprire le spese per un nuovo trasferimento. Le sono stati riscontrati elevati livelli di metalli tossici nei tessuti, in particolare il mercurio di cui sono composte parzialmente le protesi da rimuovere. La mia assistita è diventata una specie di conduttore elettrico”. La donna, disperata, ha deciso di lanciare un appello tramite il legale: “Ci stiamo attivando per risolvere in qualche modo la situazione – ha spiegato l’avvocato – La mia assistita non riesce più a vivere in queste condizioni e non ha soldi a sufficienza per intervenire in tempi brevi. Per questa ragione chiede l’aiuto di chiunque possa farlo”

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