Allarme obesità, il 10 per cento dei sardi è grasso

La colazione del mattino è un pasto molto importante: cosa succede se la si salta regolarmente? È una delle prime domande del questionario che sarà sottoposto venerdì 10 a chi si avvicinerà all’ospedale Brotzu per l’Obesity day, la giornata nazionale per combattere i chili di troppo. Fino a qualche anno fa, gli obesi in Sardegna erano al di sotto della media. Ma ora non è più così: il dieci per cento della popolazione dell’isola soffre di obesità. Con un incremento di casi soprattutto tra i bambini e gli adolescenti.

La giornata dell’obesità ha proprio l’obiettivo di sostenere l’educazione alimentare. I medici saranno a disposizione per dare tutte le indicazioni utili per prevenire i rischi per la salute: consulenze dietologiche, chirurgiche, psicologiche, endocrinologiche. Ci saranno banchetti informativi con la possibilità di farsi controllare peso e massa grassa e scoprire, con un piccolo questionario-gioco, l’effettivo introito calorico. Si comincia alle 9 e si va avanti sino alle 17.30. Alle 11, alle 13 e alle 15 si farà una passeggiata nei giardini
davanti all’ospedale perché la teoria va bene, ma va integrata con un minimo di attività fisica. Prevista anche la possibilità di prenotare dei controlli specialistici più approfonditi.

Le cause dell’obesità? Le hanno spiegate oggi pomeriggio, presentando l’iniziativa di venerdì, alcuni esperti: Roberto Moroni, della Chirurgia bariatrica del Brotzu, Stefano Pintus, dietologo nutrizionista, e Carlo Sollai, psicologo. A volte è colpa della predisposizione genetica. Ma sul banco degli imputati c’è soprattutto l’importazione di stili alimentari molto lontani dalla dieta mediterranea. Nella cura si affronta anche l’aspetto psicologico: a volte mangiare è anche una questione di testa. “L’obesità – ha sottolineato Moroni- è un problema
misconosciuto e sottovalutato. Minimizzato, a volte. Ma deve essere affrontato”. I consigli. “In Sardegna – ha spiegato Pintus – viviamo in un paradiso che consente di fare attività fisica in ogni stagione. Poi è importante il comportamento alimentare: variare molto è fondamentale”.

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