Tutti in mobilità dal primo gennaio 2014 i lavoratori in cassintegrazione dell’Alcoa di Portovesme. La doccia fredda, riferisce il segretario della Fsm Cisl Rino Barca, è arrivata oggi con la comunicazione ai sindacati dell’avvio delle procedure di licenziamento collettivo da parte dei vertici dell’azienda, i dirigenti Giuseppe Toia e Frank Littaye. “Ci sono ora 75 giorni di tempo – spiega Barca – per evitare che i lavoratori escano dal circuito produttivo e finiscano in mobilità. Il primo problema da affrontare è quello degli ammortizzatori sociali perché deve essere ricontrattata la proroga della cig. Adesso – sottolinea il segretario dei metalmeccanici Cisl – inizia una lotta contro il tempo per impedire i licenziamenti di massa, una vera tragedia dopo anni di cassintegrazione”.
Sindacati e operai guardano con trepidazione al prossimo passaggio al ministero dello Sviluppo economico. Dopo qualche fibrillazione, è arrivata la convocazione ufficiale: l’incontro è fissato per martedì 22 ottobre alle 14. “Diventa più che mai importante andare a Roma – chiarisce Barca – Il Governo deve dare risposte certe e l’azienda deve fare marcia indietro sui licenziamenti”. “Ci stiamo organizzando per essere numerosi nella capitale, dobbiamo far sentire la nostra voce”, dice Massimo Cara, delegato Rsu Cisl. “Contiamo di portare almeno 300 persone”, anticipa Roberto Forresu della Fiom.
