Alcoa, occupata la miniera di Serbariu

“Un gruppo di lavoratori delle imprese d’appalto, e io sono tra loro, ha appena occupato la discenderia della Grande Miniera di Serbariu per protestare e rivendicare il diritto al lavoro e agli ammortizzatori sociali”.

Questa la drammatica dichiarazione di Manolo Mureddu, delegato sindacale Cisl di una delle imprese d’appalto dell’Alcoa impegnate in un durissimo confronto con le istituzioni nazionali e regionali, in merito agli ammortizzatori sociali, messi in discussione da un  recentissimo provvedimento del Governo che ha tagliato i fondi destinati alla Sardegna per le mobilità e cassa integrazione in deroga.

Non si conosce ancora con esattezza il numero di lavoratori che ha occupato la miniera ma è chiara l’intenzione di riportare alla massima attenzione il problema della garanzia di un reddito sociale che interessa circa 500 operai dell’indotto della fabbrica di alluminio di Portovesme.

I lavoratori chiedono di usufruire della cosiddetta cassa integrazione di bacino contemplata nell’accordo quadro. In questo modo sarebbero tutelati anche i lavoratori delle ditte d’appalto che operano nella zona di Portovesme e, in particolare, quelle che forniscono servizi all’Alcoa.
In serata è previsto un incontro in Questura a Cagliari al quale parteciperanno anche i delegati territoriali dei sindacati in vista della visita del ministro dell’Interno Rosanna Cancellieri, prevista domani.
E’ probabile che giovedì prossimo lavoratori e sindacati organizzino una manifestazione sotto gli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro, in piazza Giovanni XXIII a Cagliari.

Qualche giorno fa anche il Presidente della Provincia del Sulcis Salvatore Cherchi, col coordinatore dei sindaci Franco Porcu, ha inviato una lettera al ministro Passera sollecitando una presa di posizione netta per affrontare il problema della tutela del reddito per ii lavoratori delle aziende in crisi del Sulcis.

Carlo Martinelli

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