È stato trovato morto dai carabinieri, Fabio Longoni, l’allevatore di 39 anni colpito dalle fucilate durante un agguato nelle campagne di Villagrande Strisaili, in Ogliastra. L’uomo si trovava insieme a Daniele Angelo Congiu, 37 anni, suo socio in affari, rimasto ferito a un polpaccio e ricoverato all’ospedale di Lanusei. Dopo essere stato raggiunto dalle fucilate, Longoni era riuscito a scappare, ma le ferite si sono rivelate fatali: l’allevatore è morto quando ormai era giunto in prossimità dell’ovile. L’agguato è avvenuto in una zona di campagna vicino alla diga di Santa Lucia. Longoni è morto vicino all’ovile che i due soci gestivano insieme: era riuscito a scappare dall’auto su cui viaggiava quando i killer hanno cominciato a sparare con un fucile.
Indagini a 360 gradi sull’agguato di questa mattina. I carabinieri della Compagnia di Lanusei, coordinati dal Procuratore Biagio Mazzeo, setacciano le campagne vicino alla diga di Santa Lucia dove è avvenuto l’agguato, quando i due allevatori si trovavano a bordo di un’Audi bianca guidata da Conigiu. Longoni risulta incensurato, Conigiu invece aveva qualche precedente: era stato arrestato nel 2008 come componente di una banda specializzata in rapine, spaccio di droga, vendita di armi e furti di veicoli. Le indagini dopo l’agguato sono partite in ritardo: la sparatoria sarebbe avvenuta nella prima mattinata, mentre l’allarme è stato dato da Congiu solo alcune ore più tardi. Decine gli interrogatori effettuati dai carabinieri per ricostruire gli ultimi spostamenti delle vittime. In volo si è alzato anche un elicottero dell’Arma.
“Il paese è sotto choc per quello che è successo: il ragazzo ucciso era una persona splendida, cosi come Daniele, che aveva avuto qualche precedente penale in gioventù, ma non cose tali da portare a una azione tanto violenta”. Così all’ANSA Giuseppe Loi, il sindaco di Villagrande Strisaili. “Ho rispetto e stima verso entrambe le famiglie – sottolinea il sindaco – Non so spiegarmi il motivo di un’azione così grave. Che Fabio Longoni sia morto nell’agguato, per me è una cosa inconcepibile. Era un ragazzo che non disturbava nessuno, gioviale con tutti, una persona sempre allegra. Spero che la giustizia faccia il suo corso – auspica il primo cittadino – e che l’autore dell’omicidio abbia presto un nome”.