Aggredito un altro agente penitenziario, sindacato Sappe: “Intervenga il ministro”

Ancora alta tensione tra detenuti e agenti di polizia penitenziaria a Cagliari: un recluso ricoverato in ospedale, nel reparto di psichiatria, ha aggredito un poliziotto attorcigliandogli un cavo elettrico attorno al collo. Lo denuncia il sindacato Sappe che, con Donato Capece, segretario generale, sollecita il ministro della Giustizia e il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a intervenire. Quattro casi analoghi sono accaduti nei giorni scorsi.

“Una situazione allucinante, tanto più grave se si considera che questa è l’ennesima aggressione che avviene proprio nell’ospedale cagliaritano – commenta Luca Fais, segretario regionale per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria -: il fatto è avvenuto stanotte verso mezzanotte e mezzo. L’agente è stato preso alle spalle e solo grazie all’intervento dell’altro collega in servizio, del personale medico e infermieristico, nonché della guardia giurata in servizio in quel reparto e dei colleghi, sopraggiunti sul posto per dare il cambio del fine turno, si è evitata una tragedia. Successivamente i colleghi hanno dovuto ricorre alle cure del caso nel vicino pronto soccorso, ai quali è stata assegnata una prognosi rispettivamente di 7 giorni e 5 giorni”.

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