Aeroporto Alghero: Sogeaal ufficializza i licenziamenti di 45 lavoratori

La Sogeaal ufficializza il licenziamento di altri 45 lavoratori all’aeroporto di Alghero e respinge gli attacchi chiamando in causa decenni di gestione precedente, i politici locali e l’addio di Ryanair.
“Sogeaal nasce come società a capitale pubblico e sta oggi affrontando gli effetti di una perdurante crisi societaria che origina principalmente da scelte strategiche che in passato, si sono ispirate più a logiche politiche che di natura imprenditoriale”, spiega la società che gestisce l’aeroporto del nord ovest Sardegna con il 71,25 % di capitale privato.
“Gli effetti di queste scelte hanno richiesto nel tempo massicci interventi di denaro pubblico, prevalentemente proveniente dall’amministrazione regionale, a copertura di disavanzi di bilancio o a compensazione di iniziative rivelatesi strutturalmente antieconomiche – prosegue il documento della Sogeaal – uno dei fenomeni di natura “endogena” più noti e riconoscibili tra quelli che hanno condotto alla crisi gestionale è stato quello del ricorso sistematico all’assunzione di personale mediante criteri avulsi dalla corretta valutazione delle effettive necessità operative. Queste pratiche hanno creato i presupposti per il consolidamento di posizioni lavorative non necessarie, ovvero sovrastimate nel profilo dimensionale e sovente fuori mercato in ambito remunerativo, il tutto in modo asincrono e incoerente rispetto all’andamento dei bilanci societari e, spesso, al di fuori delle previsioni di legge e contrattuali”. Quindi la bocciatura del matrimonio commerciale con Ryanair.
“Tra le altre iniziative di quell’epoca gestionale, certamente popolare per il territorio ma dimostratasi nel tempo tanto azzardata da rischiare di compromettere la continuità aziendale, spicca senz’altro quella di affidare sostanzialmente la crescita del traffico ad un singolo vettore low cost, nella fattispecie Ryanair”, sostengono gli attuali vertici Sogeaal evidenziando il crollo del numero di passeggeri successivo all’addio del vettore irlandese.

Per tutti questi motivi “il nuovo assetto proprietario, attraverso formali delibere del proprio Consiglio di Amministrazione, ha reiterato l’ urgenza di perseguire queste iniziative di razionalizzazione e riorganizzazione gestionale anche attraverso l’implementazione di significativi interventi tesi all’efficientamento della struttura organizzativa non escludendo quelle dirette al ridimensionamento di parte dell’organico, attualmente sovradimensionato rispetto alle reali necessità della Società”.

LEGGI ANCHE: Fertilia, verso il licenziamento di 45 dipendenti. L’accusa di Pili e Tedde

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