Adiconsum, i conguagli regolatori di Abbanoa non vanno pagati

Abbanoa deve interrompere subito ogni richiesta di pagamento dei conguagli regolatori relativi agli anni 2005-2011, smetterla subito di minacciare il distacco dell’acqua in caso di mancato pagamento e anche di continuare a riscuotere somme relative a quegli atti”. Il presidente regionale di Adiconsum Giorgio Vargiu ha riassunto così il contenuto dell’ordinanza cautelare con la quale la giudice del tribunale di Nuoro Francesca Lucchesi ha deciso l’accoglimento totale della istanza presentata la scorsa estate dall’associazione contro il gestore unico del servizio idrico integrato per contestare la legittimità dei conguagli regolatori autorizzati a suo tempo dall’Autorità d’ambito.

L’ordinanza, firmata il 22 dicembre, ma notificata alle parti solo qualche giorno fa, prevede anche che per ogni singola violazione di quanto disposto Abbanoa debba pagare una sanzione di 516 euro. “È un provvedimento che riguarda tutti i 720mila utenti di Abbanoa e che vale complessivamente ben 106 milioni di euro che il gestore del servizio idrico vuole prendere indebitamente dalle tasche dei sardi”, ha spiegato Vargiu nel corso di una conferenza stampa a Oristano, alla quale ha partecipato anche la responsabile del Settore idrico dell’associazione Silvia Piras. La partita con Abbanoa si chiuderà soltanto con un’ordinanza definitiva della quale al momento non si possono conoscere i tempi, ma secondo Giorgio Vargiu e Silvia Piras, a questo punto i giochi sembrano fatti e in caso di conferma l’ordinanza definitiva metterebbe la parola fine anche al reclamo presentato da Abbanoa al capo dello Stato per ottenere il via libera alla richiesta di conguagli regolatori per altri 126 milioni di euro che l’Ato aveva invece bocciato.

 

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