“Il malumore diffuso tra i lavoratori di Abbanoa” è all’origine della proclamazione dello stato di agitazione deciso dalle Rsu unitarie Filctem, Femca e Uiltec riunite a Tramatza con i segretari regionali e territoriali di categoria. Dopo il mancato accordo sulla ricollocazione dei 207 dipendenti sulla base del decreto Madia, prosegue la vertenza che comprende delicate questioni in sospeso da tempo. “Impossibile, per Rsu e lavoratori, procedere con quell’accordo di riorganizzazione nel momento in cui l’azienda non rispetta gli impegni presi precedentemente – dicono i sindacati – Non a caso, nella comunicazione ufficiale dello stato di agitazione che porterà alla sospensione di tutti gli straordinari, c’è un elenco in sei punti che spiega le ragioni della protesta”. In sintesi: “mancato rispetto degli accordi sottoscritti da febbraio 2008 a marzo 2016 relativi a mansioni, inquadramenti e livelli professionali che, sostanzialmente, o non sono stati attributi, oppure, non vengono applicati in maniera uniforme; la quantità di ferie accumulate e l’impossibilità di smaltirle entro il 30 aprile dell’anno successivo; l’uso degli straordinari senza alcuna chiarezza sui dati; le inadempienze contrattuali relative al cambiamento delle mansioni e al conseguente riconoscimento dell’inquadramento; il mancato adeguamento agli standard di sicurezza di diversi impianti, strutture, uffici interni e accoglienza clienti; l’utilizzo dei provvedimenti disciplinari, che ledono la serenità dei lavoratori e pregiudicano il processo produttivo”.
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