Il 2019 è iniziato nel peggiore dei modi soprattutto per ciò che è successo a Manuel Bortuzzo, il giovane atleta trevigiano che si allenava con Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, e altri importanti nuotatori.
Il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi si è infranto a causa di una sparatoria che l’ha reso paraplegico. Tutto questo non doveva succedere, ma purtroppo il destino ti colpisce e ti travolge cambiandoti la vita per sempre. Tutto questo non doveva succedere, ma non bisogna farne un dramma. Non bisogna lasciarsi andare, anche sui giornali, a una visione pessimistica e a commenti compassionevoli. Bisogna lottare e andare avanti. Io da persona disabile, con il passare del tempo, mi sono resa conto che forse è meglio così, ma non lo ammetterò mai davanti alle persone perché in queste cose sono timida. Divento però una leonessa quando devo lottare per i miei diritti e per quelli delle persone con disabilità: la maggior parte delle volte riesco a ottenere dei risultati proprio grazie alla mia rabbia e al mio essere impulsiva. Questo è il mio modo di reagire e di essere forte davanti a un ostacolo. Devo ammettere però che l’ostacolo più grande per me rimane l’autonomia, ma molto presto lo supererò.
Credo sia importante guardare la disabilità in maniera diversa: non deve essere vista come una vergogna, ma come una ‘normalità’. Il mondo è pieno di persone disabili a causa di un incidente o un problema di salute che si sono fatte coraggio e oggi sono felici. Mi domando: perché guardare in maniera pessimistica il futuro di Manuel su una carrozzina? Farà parte della sua vita e lo capirà, conoscerà tante persone e si divertirà. Ne sono sicura. Il nostro desiderio è che sia felice, anche se è presto per dirlo.
La rabbia farà sempre parte delle nostre vite, però non tutti siamo uguali. Faccio un appello a tutti voi: basta pietismo, basta compassione. Io e gli altri disabili facciamo una vita normale. Questo è il momento di stare vicini a Manuel, esprimere la nostra solidarietà e, soprattutto, dargli coraggio. Spronarlo a reagire. C’è una frase che dice: “Dopo la tempesta, sorgerà il sole” e così sarà anche per lui. Un abbraccio Manuel, da tutti noi.
Riprenditi al più presto.
Ilaria Muresu