I confini del Consorzio Costa Smeralda

In relazione all’articolo “Da Berlusconi alla Ventura, mattone selvaggio in Costa smeralda”, modificato in “Da Berlusconi alla Ventura, mattone selvaggio in Gallura”, dal Consorzio Costa Smeralda riceviamo e pubblichiamo.

Il Consorzio Costa Smeralda evidenzia l’erroneità di quanto riportato nel presente articolo, essendo le aree oggetti dei fatti narrati del tutto estranee al territorio della “Costa Smeralda”, in quanto in tale ambito territoriale non ricadenti.

“Costa Smeralda” è peraltro un marchio registrato, dei cui diritti il Consorzio beneficia pienamente ed esclusivamente e che qualifica una pluralità di prodotti, servizi, attività nonché un territorio ed un perimetro ben circoscritto, quello appunto del Consorzio Costa Smeralda, che si estende a livello costiero da Portisco fino a Poltu Quatu, rimenandone questi esclusi.

A ciò va aggiunto che la “Costa Smeralda”, così come sopra definita e delimitata, è invero un territorio che gode di una tutela paesaggistica, ecologica e ambientale rafforzata.

Proprio tale tutela, infatti, costituisce una delle finalità e dei principi ispiratori del Consorzio Costa Smeralda stesso, associazione senza scopo di lucro, dotata di un proprio Statuto nonché di un proprio regolamento edilizio finalizzato proprio allo sviluppo urbanistica e territoriale e al controllo architettonico dell’area.

Di conseguenza, tutte le attività di sviluppo portate avanti dal Consorzio Costa Smeralda in tale area sono ispirate alla più severa salvaguardia dei valori ecologici ed ambientali e sono poste sotto il severo controllo degli organi tecnici e paesaggistici del Consorzio stesso che applica formule urbanistiche, moduli costruttivi e stili architettonici che, pur nel rigoroso rispetto dei valori ambientali, riecheggino, preservandoli, i valori della millenaria civiltà sarda. Alla responsabilità legata allo sviluppo urbanistico e territoriale si affianca, inoltre, quella – non meno importante – di tutelare ed accrescere anche il valore del patrimonio immobiliare già esistente. Un impegno concreto che si manifesta attraverso un attento monitoraggio dell’ambiente e nella fornitura di una serie di servizi caratterizzati da un elevato livello qualitativo.

La precisazione del Consorzio Costa Smeralda è tecnicamente corretta. Va però aggiunto che la denominazione “Costa Smeralda”, come spiegato in numerosi saggi, è impiegata nel sentire comune come estensione geografica ben al di fuori dei confini richiamati dal Consorzio. Va anche detto che Cala del Faro e Porto Cervo, località citate nell’articolo, rientrano appieno entro i confini del Consorzio, come si nota dallo stesso sito ufficiale. (P. S.)  

 

 

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