Compensi Insar, il presidente Benini: “Non c’è nessuno ‘strano caso'”

Da Romano Benini, presidente di Insar, riceviamo e pubblichiamo questa lettera indirizzata al Direttore Guido Paglia e relativa a uno dei pezzi – Lo strano dei compensi, più soldi alla manager dimissionaria – che fanno parte delle inchieste di Sardinia Post su Insar, la partecipata dalla Regione che rischia di finire in liquidazione.

Gentile Dottor Paglia
leggo sulla sua testata un articolo a firma AC dal Titolo “IN.SAR SpA lo strano caso dei compensi…”.
È mia cura segnalarLe la presenza di alcuni errori che determinano una informazione non veritiera ai lettori.
Il compenso dell’attuale Consiglio, invariato nella sua totalità e nei singoli importi stabiliti per gli amministratori, non è in alcuna misura nella competenza del Consiglio di Amministrazione bensì deliberato all’atto della nomina dall’assemblea dei soci, unici ad averne titolo.
L’integrazione del compenso dell’allora Presidente Grillo derivava da una precisa deliberazione dell’assemblea dei soci che, in deroga a quanto prevede lo statuto, ha ritenuto di attribuirgli specificatamente alcune deleghe e in ragione di questi ulteriori compiti, aveva stabilito l’integrazione del compenso e la quota da decurtare all’AD in favore del Presidente.
L’assemblea dei soci all’atto della nomina dell’attuale Consiglio ha attribuito tutte le deleghe all’AD e ha mantenuto invariati i compensi stabiliti per le diverse cariche. Nessuno “strano caso”.
Non c’è stata quindi nessuna diminuzione o decurtazione del mio compenso, deliberato dai soci in questa misura fin dall’origine e a me noto all’atto della nomina. Ritengo dovuta questa precisazione, per fugare dubbi od interpretazioni capziose rispetto all’intesa tra i componenti il CdA di InSar SpA o all’abuso da parte degli stessi nell’assumere decisioni illegittime rispetto ai compensi per i quali non hanno titolo ad esprimersi.
Le chiedo pertanto cortese formale rettifica ai sensi di quanto previsto dal TU sulla stampa.
cordiali saluti

Prof Romano Benini

Prendiamo volentieri atto delle precisazioni contenute nella lettera del Prof Benini e precisiamo a nostra volta che non abbiamo mai scritto che gli stipendi del Cda sono variati nella loro totalità. Al contrario. Come si legge nell’articolo, si parla di “un budget fisso pari a 140mila euro”. Quanto agli importi dei compensi relativi ai singoli incarichi, abbiamo pubblicato anche la copia delle tabelle ufficiali e istituzionali, prendendola dalla sezione ‘Trasparenza’ del sito di Insar. Tabelle nelle quali si legge che l’emolumento del presidente era di 32mila euro durante la gestione dell’Ad Antonello Melis ed è poi passato a 20mila nel corso del mandato in capo l’amministratrice delegata Paola Piras. Non capiamo pertanto come si possa parlare di errori, se proprio l’attribuzione di tutte deleghe all’Ad Piras ha determinato la riduzione del compenso del presidente a favore della stessa amministratrice delegata, secondo le cifre sopra riportate e come correttamente scritto nel nostro articolo. Di fatto la lettera del Professore non fa che confermare le nostre notizie. Per dovere di cronaca, ri-pubblichiamo le tabelle online sul sito di Insar.

 

G. P.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share